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Casini: “Sì alle proprietà straniere se migliorano il sistema. Ci aspettano riforme importanti”

Le parole del nuovo Presidente della Lega Serie A

Lorenzo Casini, nuovo Presidente della Lega Serie A, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Casini ha svelgato il suo programma e gli obiettivi per migliorare il sistema calcio in Italia. 

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Casini ha descritto così la situazione che si troverà ad affrontare: “Non sono il riferimento di un club o di una maggioranza, ma di tutta la Serie A. Ci aspettano riforme importanti, un riassetto organizzativo e la ripresa di rapporti istituzionali costruttivi. Un giurista con un’esperienza di governo può essere utile. Siamo in una fase di post-emergenza e si è giocato con gli stadi solo parzialmente aperti. Ci vuole gradualità, fermo restando l’obiettivo di puntare alla sostenibilità finanziaria. Il sistema va migliorato e le prime a volerlo sono le società. La Serie A non dovrebbe chiedere ristori a fondo perduto. Occorre partire da modifiche normative per aumentare i ricavi e poi vanno studiate e proposte misure fiscali”. 

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“Sì alle proprietà straniere se migliorano il sistema”

Casini ha poi affrontato il tema delle proprietà straniere sempre più presenti nel nostro calcio: “Gli investitori stanno aumentando, cambiando il modello di gestione. Se anche grazie a loro il sistema migliora, dobbiamo esserne contenti. Ho avuto una impressione eccellente dalle proprietà americane. Il PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr) può essere un’occasione per riqualificarli, non possiamo perderla. Lo stadio è una risorsa, non solo in senso sportivo. È anche un’infrastruttura di potenziamento tecnologico ed è un potente luogo di inclusione sociale”. 

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“Fondamentale andare al Mondiale”

Infine, Casini ha parlato degli ormai prossimi spareggi Mondiali contro Macedonia e la vincente di Turchia-Poortogallo. Il Presidente della Lega ha rimarcato l’importanza del centrare la qualificazione: “È fondamentale la qualificazione ai Mondiali. Basti pensare quanto hanno sofferto nel 2018 quelli della mia generazione che non avevano mai vissuto un’esclusione. Per rivitalizzare il calcio italiano occorre partire dal settore giovanile e scolastico, come la Figc vuole fare, rafforzando il collegamento tra vivai e territori. Penso anche al progetto della Lega Pro sulle squadre Under 23, molto interessante e da valutare con attenzione. Ma non dimentichiamoci che abbiamo vinto l’Europeo e anche il calcio femminile è in forte crescita”.