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Cappotto Barça all’Eibar, poker di Messi ed è 6-1 al Camp Nou: e Valverde si coccola il suo numero 10

Al minuto 92′ di Barça-Eibar, Lionel Messi chiede scusa a Denis Suarez per avergli dato una palla senza giri giusti. Avrebbe potuto darla meglio per spedire sul gong il compagno a tu per tu con il portiere avversario. Il tabellone indica il risultato: 6-1, ma quella è la fotografia di un Messi affamato di gol e vittorie. Per il suo Barça più o meno una passeggiata sulle Ramblas del Camp Nou, in cui gli esterni blaugrana fanno i diavoli a quattro, con Messi al centro in regia coordinare il tutto con qualche effetto speciale qua e la. Anche se, poi il Barça la sblocca solo grazie ad un calcio di rigore guadagnato da Semedo e trasformato – ovviamente dall’argentino. Era più o meno il ventesimo minuto. E dopo altri venti arriva il raddoppio: la firma è – ancora una volta – quella di Paulinho dopo quello al Getafe. E pensare che il marziano con la 10 dopo le prime 4 partite ufficiali con la maglia del Barça era ancora a quota 0. Che sia di un buon auspicio per il Barça, che – infortunatosi Dembele – vede spuntare un possibile goleador che non ti aspetti. Ma per ora Valverde dorme sonni tranquilli, anche perché non c’è bisogno dei sogni con un Messi così: dopo il calcio di rigore del primo tempo arrivano altre tre reti nella seconda metà di gioco. Il 4-1 è addirittura la rete numero 300 siglata al Camp Nou. E pensare che da quella prima rete segnata con un lob all’Albacete sono passate ben 14 anni, ma la Pulga non era mai riuscito a segnare così tanto in avvio di stagione: 9 reti e superato lo score (8) della stagione 2011/12, in cui aveva segnato 50 reti totali solo in campionato. Un Barça ovviamente dipendente dal suo asso, ma che cresce anche con gli altri. Da Semedo a Paulinho, passando per Denis Suarez. Gol e assist per lui, e per la prima volta dal 2013 al Barça ci sono due gol nella stessa partita di due giocatori non appartenenti alla MSN. Meriti di Valverde che dopo la partita ammette: “Messi? Ho perso gli aggettivi per definirlo”. Intanto il Barça vola in Liga e aspetta il Real. E domani tocca – di nuovo – a Cristiano Ronaldo