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​Capocannoniere con CR7, superato Montella: i numeri da leggenda di Quagliarella

Diciannovesimo gol in campionato, nessuno come lui e CR7 in Serie A. Sessantasettesimo con la maglia della Sampdoria sulle spalle, sesto posto nella classifica all time dei marcatori blucerchiati (superato un certo Vincenzo Montella). Record di Batistuta eguagliato (undici gare consecutive a rete) e maglia azzurra ritrovata: tutto, a trentasei anni appena compiuti. Eccoli i numeri da leggenda di Fabio Quagliarella, capocannoniere (momentaneo, aspettando il triplice fischio di Napoli – Juventus) assieme a Ronaldo, mai così bene a livello personale da quando corre dietro ad un pallone, oggi protagonista nel pomeriggio di Ferrara con una doppietta che ha permesso alla Sampdoria di battere la Spal e toccare quota 39 punti in classifica.

Superata la Fiorentina, tenuto il passo di Lazio, Torino e Atalanta (derby vinto per la prima, Chievo al tappeto per i granata, 3-1 il risultato finale di Bergamo tra nerazzurri e Fiorentina). Stessi gol realizzati della scorsa stagione, ma con ancora dodici partite da giocare. Un contratto appena rinnovato (nuova scadenza 2020), a Natale ‘l’annuncio – regalo’ del club ai propri tifosi, una carriera pronta a chiudersi in blucerchiato: prima di appendere le scarpette al chiodo, però, c’è un’Europa da provare a conquistare, che i tre punti di oggi permettono di continuare ad inseguire.

“Ma non ditemi che sono un uomo guida, non mi sento nessuno: io faccio parte di una squadra che lavora insieme in un’unica direzione. – parole ed emozioni del numero 27 dopo i due gol all’amico Viviano, attaccante di Castellammare che continua. – Tutti utili, nessuno indispensabile”. Il gruppo prima del singolo, quindi, nonostante numeri da campione vero e un’insostituibilità che Quagliarella rispedisce sì al mittente, ma che di fatto è diventata una certezza: tanta la concorrenza nel reparto avanzato di Giampaolo, ultimo in ordine di tempo ad arrivare a Bogliasco quel Manolo Gabbiadini che a Genova aveva già fatto vedere di cos’era capace, ma al suo capocannoniere Marco Giampaolo da quando è a Genova non rinuncia praticamente mai.

“Mi ha visto crescere” così Quagliarella su chi ogni domenica sceglie di mandarlo in campo, e con il ad Ascoli ha trovato il primo gol in Serie A: 21 dicembre del 2015, vittoria per 1-0 in casa con il Treviso. “Fabio è l’ultimo dei Mohicani, un Highlander, è immenso” la replica dell’allenatore blucerchiato: che oggi come allora si gode il suo ‘ragazzino’, occhi puntati ai prossimi novanta minuti del Ferraris. Dove domenica è in arrivo l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, quella dell’ex Dugan Zapata. Per una sfida con vista sull’Europa, quella che un Quagliarella così è sempre più un sogno dal quale la Genova blucerchiata non si vuole più svegliare.