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Cannavaro: “Juventus? Si è rinforzata, ma vincere la Champions è difficilissimo”

Champions? Per l’Italia l’appuntamento sarà ancora una volta riservato a due squadre. La terza candidata, come nelle due scorse edizione, l’abbiamo persa nei preliminari: dopo Napoli nel 2014 e Lazio nel 2015 è il turno della Roma. Saranno gli “azzurri” di Maurizio Sarri e la Juventus di Massimiliano Allegri a rappresentarci nella massima competizione europea per club. Fabio Cannavaro, ex di entrambi i club, dall’alto della sua esperienza sa bene cosa potrebbe facilitare il percorso delle due italiane:

“Vincere il girone è importante per due motivi: incrociare nello scontro agli ottavi una seconda, presumibilmente non una delle big favorite. E poi vincere aiuta a vincere. Essere in prima fascia agevola un po’. Della seconda eviterei l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, squadra molto cresciuta negli ultimi anni. Il resto sono club alla portata dei bianconeri. Quasi quasi mi sembra più importante evitare dalla terza fascia il Tottenham, perché gli inglesi sono sempre competitivi. E in questo periodo corrono già a mille all’ora. Mentre sulla prima fascia preferirei incrociare una grande, magari spagnola. Discorso che vale anche per il Napoli. Confrontarsi a grandi livelli farebbe crescere il gruppo di Sarri. Spero passeranno il girone ma mica devono vincerla la Champions”.

La Juventus può ambire a sollevare la “Coppa dalle grandi orecchie”? “Sicuramente la squadra è stata rinforzata, ha una rosa più ampia e completa. E Higuain è per me più forte di Morata. Però vincere la Champions è difficilissimo. Se la Juve in Italia ha acquisito da tempo l’abitudine a vincere in Europa è diverso. E poi non è semplice rimpiazzare Pogba, che oltre a gol e tecnica garantisce una fisicità che Pjanic non può avere. Oltre alla forza di Higuain, per esempio, mi piace la spinta e la personalità che garantisce l’esperienza di Dani Alves sulla fascia. Ma la squadra va valutata con i nuovi equilibri che Allegri riuscirà a darle. Serve un po’ di tempo”.

Napoli? Nonostante la partenza del “Pipita” rimane insieme alla Roma la principale antagonista dei bianconeri: “Dal momento che perdi Higuain, praticamente insostituibile, prendere Milik è un’ottima scelta. Poi sono convinto che Insigne crescerà ancora e che si confermeranno Koulibaly e Jorginho. Per loro la scommessa è tenere alta la competitività in due tornei, perché la Champions toglie tante energie. Il Napoli, con la Roma, possono avvicinare la Juventus nella lotta scudetto. La garanzia è Sarri. Higuain? Non è semplice dimenticare. È stato molto amato, era diventato il simbolo nella corsa contro la Juve. E vederlo ora lì non è facile per la mia gente. Certo però che se metti una clausola… La verità è che in quest’affare ci hanno guadagnato tutti, nessuno escluso. Resto perplesso perché ho visto partire Lavezzi, poi Cavani, ora Higuain. Se vendi i migliori diventa complicato crescere”.