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Cannavaro: “Italia un gradino sotto a Germania e Francia. Punto su Candreva, Zaza e Insigne”

Pensi a Fabio Cannavaro e subito ti viene in mente un’immagine: la coppa del mondo alzata al cielo di Berlino nel 2006. In questi giorni in cui gli “azzurri” provano a far sognare di nuovo una Nazione intera le sue parole non possono che essere prese accolte con un pizzico di nostalgia e di ottimismo. Inevitabile parlare dell’Italia:

Francia e Germania sono le favorite di Euro 2016″ – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Un gradino più sotto la Spagna, il Belgio e noi. Conte ha lavorato benissimo. Sa di non avere le qualità di altri e ha puntato su carattere e organizzazione. Avrei scommesso su delle buone prestazioni. Lo spartiacque era la sfida col Belgio ed è andata come sappiamo. Ecco, con la Spagna servirà lo stesso atteggiamento per fare risultato. Sorprese? Candreva e Zaza hanno le caratteristiche per diventarlo. Poi penso a Insigne penalizzato un po’ dal modulo, però avete visto come è entrato con l’Irlanda? E può fare anche l’esterno”. Nel faraonico contratto di Cannavaro con i cinesi del Tianjin Quanjian c’è una clausola che gli permetterebbe di liberarsi per la Nazionale: “Ma non voglio propormi o tirare qualcuno per la giacca. È un atto d’amore. Se chiama la Nazionale voglio avere sempre la possibilità di rispondere ‘presente’ “.

Per Cannavaro la nuova avventura nella serie B cinese è iniziata nel migliore dei modi, con due vittorie in due partite. L’ex stopper degli azzurri non si dice pentito della scelta: “Quando sono partito da Napoli, avevo varie opzioni per uno scalo prima di arrivare a Pechino. Ho visto che c’era l’opportunità di Berlino e non me la sono lasciata scappare. Porterà bene a questa mia seconda esperienza in Cina. Spagna e Germania? Tecnicamente non mi convincevano certe situazioni. Direte: ma vai ad allenare in B. Vero. Ma qui c’è un progetto per portare subito il club nella massima serie e puntare poi ancora più in alto. Ora che i cinesi stanno arrivando in Italia si sta capendo l’importanza di questa realtà. Quando lo dicevo un paio di anni fa, da Guangzhou, mi prendevano in giro. Sono contento di sentire di nuovo l’odore dell’erba. E poi a Tianjin c’è il mare…”.