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Candela: “Al PSG manca un DNA vincente, Buffon sarà d’aiuto”

L’apertura ufficiale del calciomercato, prevista per il prossimo 1 luglio, è ormai alle porte. Le squadre di calcio, nessuna esclusa, sono pronte a rinforzarsi.

Vedere per credere: questa sera, alle 19.30, l’ex direttore sportivo dell’Honved Budapest e imprenditore salentino Fabio Cordella, che da ormai più di un anno ha lanciato il suo progetto “I Vini dei campioni” (leggi qui), ha annunciato le due “new entry” della sua formazione: Clemente Russo e Vincent Candela.

Il pugile e l’ex terzino della Roma si aggiungono ad una rosa ancora in fase di costruzione, ma già dotata di campioni del calibro di Buffon, Sneijder, Ronaldinho e Zamorano.

“Riunirci in questa squadra non sarà stato facile per Fabio – commenta Candela -. Forse, però, se ci mettessimo in campo, saremmo ancora in grado di combinare qualcosa…”.

Sulle sue bottiglie, come un tempo il suo numero di maglia, Vincent ha voluto il numero 32: “Alla Roma me lo diedero quasi per caso, è un grande orgoglio vedere che ora tanti calciatori lo indossino. Mi ci sono affezionato e per questo ho voluto che mi accompagnasse anche in questo progetto”.

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Infine, un commento sul suo nuovo… “compagno di squadra”, Buffon, e sulla scelta di trasferirsi in Francia, terra che ha dato i natali proprio a Candela: “Il Psg ha fatto un grande acquisto, non ha un DNA vincente e gli serviva uno del calibro di Gigi. È il portiere più forte di sempre e sono sicuro che sarà fondamentale per loro anche fuori dal campo, sia a livello di carisma che come uomo-spogliatoio”.

Intervistato sulla scelta della Roma di mettere sul mercato Nainggolan, Candela ha elogiato il lavoro di Monchi: “Comprare un buon calciatore, oggi, significa sborsare 100 milioni. Investire sui giovani può essere una soluzione per far sì che quel tipo di giocatore ti cresca “in casa”, e Monchi è bravissimo in questo tipo di operazioni.

Credo che la Roma si stia muovendo nel modo giusto per cercare di accorciare la distanza dalla Juve, poi è normale che per finanziare tanti nuovi arrivi sia necessario cedere un big. Guardando al palmarès del Siviglia nell’era di Monchi, credo che ci si possa fidare di lui”.