Calciomercato 2018, le cinque storie che ricorderemo
Fine anno, tempo di bilanci per il calciomercato in un anno, il 2018, che ha visto l’arrivo in Italia di Cristiano Ronaldo, ma non solo. Ecco le cinque storie che sicuramente non scorderemo
Da gennaio ad agosto, due sessioni di calciomercato completamente diverse. Come vuole la tradizione, infatti, la finestra di gennaio serve più che altro per… riparare. Quella estiva, invece, per… rifondare. Sistemare le cose o ripartire da capo, col 2018 che ha mantenuto la falsariga di sempre, con un’eccezione. Riviviamo, quindi, le cinque storie assolutamente da ricordare del mercato di questo mercato.
IL COLPO DEL SECOLO
È stato definito il “Colpo del secolo”. Ed è onestamente stato l’acquisto più clamoroso della scorsa estate e, probabilmente, degli ultimi vent’anni di calciomercato. Cristiano Ronaldo alla Juventus, da fantamercato a realtà nel giro di pochi giorni di luglio. Dopo la vittoria della Champions League, la quinta personale, la quarta in cinque anni col Real Madrid, ecco le parole che sapevano di addio: “È stato bello giocare qui”, poi il silenzio, il Mondiale e… l’idea della Juve. Stanziare 100 milioni di euro per Cristiano Ronaldo e portare il portoghese a Torino. Trasferimento divenuto ufficiale il 10 luglio: 117 milioni di euro tra cartellino e commissioni ed eccolo servito, il… Colpo del secolo.
LO SCAMBIO A TRE
Direttamente legato all’affare Cristiano Ronaldo-Juve. Perché i bianconeri, con l’arrivo del fenomeno portoghese, si sono trovati un parco attaccanti (e un monte stipendi) elevatissimo e difficile da gestire. Ecco perché è nata l’idea di accontentare tutti: la Juve, il Milan e tre calciatori, tra cui quel Leonardo Bonucci che appena un anno prima aveva fatto il percorso inverso, dal bianco al rosso… nero. Con Gonzalo Higuain e Mattia Caldara a fare la tratta Torino-Milano: il Pipita in prestito a 18 milioni di euro con diritto di riscatto a 36 milioni di euro, i due difensori centrali a titolo definitivo per 35 milioni di euro l’uno. Con Caldara che ha generato una plusvalenza di 22 milioni di euro per i bianconeri, senza mai una presenza ufficiale a Torino.
IL SOGNO SFUMATO
“Modric è stato un sogno di mezza estate. Il croato da noi in futuro? Mai dire mai”. Piero Ausilio, ds dell’Inter, ha effettivamente ammesso l’esistenza della voglia nerazzurra per il Pallone d’Oro croato, senza chiudere definitivamente la porta a un suo possibile arrivo in nerazzurro. Il dieci del Real Madrid è stato nettamente il calciatore dell’anno per il 2018, vincendo il Pallone d’Oro e altri premi individuali. “Diez” del Real Madrid, obiettivo di mercato trattato, sognato, sfumato per l’Inter, che dal post-Mondiale a metà agosto è stato al centro delle idee del club nerazzurro, che ha provato a strappare a Florentino Perez il pezzo più pregiato della scuderia dei Galacticos, dopo l’addio di Cristiano Ronaldo. Anche se le parole di Piero Ausilio potrebbero lasciare la porta aperta per l’Inter.
SGARBO A PEP
Alexis Sanchez al Manchester City? Sembrava cosa fatta. Operazione definita con l’Arsenal, col giocatore che aveva confidato agli amici più cari di non vedere l’ora di andare a lavorare con Pep Guardiola all’Etihad. Poi una nuova… confessione: stessa città, colore diverso. Dall’azzurro del cielo al rosso dei diavoli di José Mourinho, con il portoghese che ha letteralmente “scippato” il cileno al catalano. 35 milioni di sterline per il cartellino spalmati tra Gunners e l’agente Felicevich e 350 mila sterline a settimana a Sanchez.
IL MANCATO RISCATTO
Joao Cancelo e l’Inter. Un impatto complicato. Difficile la collocazione tattica (“È terzino o esterno offensivo”) iniziale, difficile inserirlo nello scacchiere di Spalletti. Poi la svolta, a Reggio Emilia contro il Sassuolo. L’Inter perde, ma Cancelo convince. Da allora, una escalation per quanto riguarda rendimento, tenuta fisica, qualità: un gol al Cagliari, quattro assist, e solo una partita (quella col Crotone, 1-1 a San Siro) da subentrante. Lo scambio con Kondogbia? Sembrava una scelta sbagliata, si era rivelata la mossa vincente. Ma il (mancato) riscatto fissato a 35 milioni di euro entro il 31 maggio 2018 (come quello del francese, ma a 25 ed esercitato dal Valencia) ha chiuso la storia d’amore tra il portoghese e i nerazzurri, ma non quella con la Serie A. Wolverhampton interessato, ma laJuventus (mettendo poi le basi per l’acquisto di Cristiano Ronaldo), si è regalata per 40.4 milioni di euro un terzino destro già forgiato per il calcio italiano, con piedi e testa da fantasista e un’età (classe 1994) che promette altri miglioramenti.