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Calcetto, no del CTS. Ma in alcune regioni si può giocare

Prima il parere positivo di Spadafora, poi quello negativo del Comitato Tecnico Scientifico. Nella giornata di ieri, 24 giugno, il calcetto – come tutti gli sport di contatto – è passato dal sì al no in poche ore. Oggi si attende il parere del ministro della Salute Roberto Speranza, ma nel frattempo il CTS ha frenato gli entusiasmi. Non per tutti: in alcune regioni è comunque possibile giocare. Scopriamo quali.

La Puglia


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A partire da oggi, 25 giugno, in Puglia sarà possibile praticare qualsiasi sport di contatto. A dichiararlo è stato Michele Emiliano, presidente della regione Puglia, attraverso i propri profili social: “Dal 25 giugno, in Puglia sarà consentita la ripresa degli sport di contatto. Gli amanti del calcetto, del basket, della pallavolo, delle arti marziali e di tutti gli altri sport di contatto potranno riprendere a praticare le rispettive attività in base alle linee guida allegate all’ordinanza”.

Il provvedimento è stato possibile grazie al basso rischio nell’andamento dell’epidemia nella nostra regione, come accertato dal dipartimento Promozione della Salute e confermato dall’ultimo report del responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche” ha proseguito Emiliano, allegando anche il comunicato della Regione: “Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza n.269 con la quale stabilisce che, a decorrere dal 25 giugno 2020, nel rispetto delle indicazioni tecniche operative definite dalle linee guida per la ripresa dello svolgimento degli sport di contatto, (…) è consentita la ripresa degli sport di contatto sul territorio regionale”.

Nei centri sportivi pugliesi si dovranno adottare varie misure di sicurezza: distanza di almeno un metro nelle docce e negli spogliatoi, rilevazione della temperatura corporea – ed esclusione dall’attività se si superano i 37,5 °C –, uso obbligatorio della mascherina – tranne quando si gioca – e accessi scaglionati per evitare assembramenti in ingresso e uscita.

La Sicilia


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Stessa storia per la Sicilia, dove resta in vigore l’ordinanza dello scorso 20 giugno sulla possibilità di praticare gli sport di contatto. A chiarire il tutto ci ha pensato l’assessore allo Sport della regione Sicilia, Manlio Messina: “Rimane in vigore la nostra ordinanza che consente lo sport di contatto” ha scritto su Facebook, dichiarando poi a PalermoToday.it: “La Sicilia continuerà a basarsi su quanto stabilito dal comitato tecnico-scientifico regionale”.

Anche il dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico ha rilevato che la Regione possiede una matrice di basso rischio. I cosiddetti sport di contatto come calcio, calcio a 5 e basket si possono quindi praticare. Nessuno stop” ha aggiunto Messina.

L’Abruzzo


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In Abruzzo, lo scorso 10 giugno, il presidente della Regione Marco Marsilio aveva firmato un’ordinanza per consentire la riapertura dei circoli sportivi non affiliati a nessun organismo sportivo riconosciuto. Regole particolari, ma un chiaro protocollo da seguire.

Dopo il no del Comitato Tecnico Scientifico, il governatore e l’assessore allo Sport della regione non si sono ancora espressi. Da capire se resterà in vigore l’ordinanza di 15 giorni fa o se sarà nuovamente tutto interrotto. In attesa, naturalmente, della presa di posizione di Roberto Speranza.