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Calabria: “Futuro? L’obiettivo è giocare con continuità, il sogno è di poterlo fare nel Milan”

Otto presenze e tanti applausi. Nella deludente stagione del Milan, Davide Calabria ha dimostrato che tra i grandi ci può stare. Il giovane terzino rossonero ha sfruttato al meglio le occasioni concesse e adesso è appetito da tante squadre. “Alcuni club mi seguono? Mi fa piacere, vuol dire che ho fatto un buon lavoro” – dichiara Calabria nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport – “Dopo l’Under 21  andrò in vacanza e rientrerò per il raduno. L’obiettivo è giocare con continuità, il sogno è di poterlo fare nel Milan”.

Se la stagione si fosse messa meglio per i milanesi probabilmente anche Calabria avrebbe avuto più chance: “Cos’è mancato quest’anno al Milan? Tante cose non hanno funzionato e sotto tanti aspetti dovremo migliorare. Ma credo sia mancato soprattutto un senso di appartenenza. Quando giochi per il Milan non puoi fare brutte figure e non puoi accontentarti di puntare al sesto posto. Gli obiettivi devono essere sempre alti, come dice la storia di questa società. E bisogna sempre onorare la maglia che indossi e i tifosi che vengono allo stadio. Poi certo, bisogna anche ammettere che oggi ci sono alcune squadre che sono superiori”.

Il terzino di Brescia si dichiara comunque soddisfatto: “Per me è stato una stagione bellissima, il primo vero campionato di Serie A. Sono cresciuto molto: c’è una differenza enorme tra Primavera e prima squadra. Qui tutto è più veloce, devi pensare prima, leggere in anticipo le situazioni di gioco. E poi devi andare sempre a mille all’ora, in partita come in allenamento. Mihajlovic? Lo ringrazio, con lui sono cresciuto. Brocchi? E’ rimasto coerente con le sue idee. Certo, ha avuto un atteggiamento un po’ diverso all’inizio, sapeva che non poteva fare rivoluzioni ed è stato intelligente a non provare a farle. Non c’era tempo per impostare una squadre secondo la sua filosofia. Ma credo che in finale di Coppa Italia qualcosa di buono si sia visto e se avrà tempo farà bene, come dimostrato nelle giovanili”.

In chiusura d’intervista ancora tanti complimenti per Brocchi: “È molto preparato a livello tecnico-tattico. E poi è un grande uomo. Per noi giocatori è quasi un amico, uno con cui parlare, confrontarsi sui diversi punti di vista e cercare insieme la soluzione. Questo è molto bello. Gli auguro di rimanere al Milan: lo merita sia l’allenatore sia l’uomo”.