Cairo: “Una magia avere l’Italia al Filadelfia! Belotti è un patrimonio da tutelare”
Ieri la partita all’Olimpico di Torino, oggi l’allenamento al Filadelfia. Non sta nella pelle, Urbano Cairo. Avere a casa la Nazionale italiana provoca emozioni forti. “Tutti noi siamo orgogliosi di questo evento. Quello che vi posso garantire è che è entusiasmante avere nelle nostre case gli azzurri. Prima in una partita ufficiale e poi negli allenamenti. Il Fila? Emozione doppia. Perché al Grande Torino la Nazionale ci aveva già giocato mentre per il nuovo Filadelfia è la prima volta. Ed io sarò il primo a dare il benvenuto agli azzurri in nome di tutti i tifosi del Toro. Una magia, mi viene da dire”, ha commentato a Tuttosport il numero uno del Torino. E poi sarà l’occasione per riabbracciare tanti ex calciatori granata: “Contentissimo di poter salutare i miei giocatori: mi riferisco a Zappacosta, Darmian, Immobile e Verdi. Lì rivedrò con piacere. Speravo ci fosse anche Belotti ma il Gallo purtroppo è indisponibile”. Già, il Gallo. Per Cairo, un patrimonio da tutelare: “Mi auguro recuperi presto e soprattutto che in un futuro venga tutelato. E’ un patrimonio di tutti, come ogni grande giocatore, e non è giusto che in ogni situazione venga preso di mira dai difensori avversari. Presto lo rivedremo, Andrea in questo momento manca a tutti”.
Nessun allarmismo, comunque. Il pareggio di ieri non deve abbattere l’Italia che, secondo Cairo, saprà giocarsi le sue carte anche al Mondiale: “Ventura sta facendo un ottimo lavoro e noi dobbiamo essere ottimisti. Non bisogna avere paura, sono convinto che questa squadra possa andare in Russia senza nessun problema. E poi al Mondiale ci potremmo togliere delle belle soddisfazioni. Ventura sta lavorando bene, ma su questo non avevo nessun dubbio. La squadra è giovane e più passa il tempo più migliora. Il futuro è roseo e non sarei preoccupato per il presente. Ripeto: lo spareggio non ci deve fare paura perché abbiamo tutti i requisiti per andare avanti e raggiungere la fase finale in Russia. E una volta lì, ce le potremmo giocare con tutti, come sempre del resto”.