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Cairo: “Tante big su Sirigu e Belotti, ma sono contenti di rimanere”

Una nuova stagione sta per cominciare e il Toro si appresta a ripartire dai 29 punti conquistati nell’ultimo girone di ritorno: “una media che, se avessimo mantenuto anche nel girone d’andata, ci avrebbe regalato l‘Europa League. Puntiamo a proseguire quanto di buono abbiamo fatto alla fine dello scorso campionato, i presupposti per riuscirci ci sono – spiega Urbano Cairo, presidente del Torino, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Non voglio fare discorsi di punti, è meglio volare basso per poi centrare determinati risultati”.

Ottenere un alto rendimento da parte della squadra quando la si prende a campionato in corso, d’altronde, non è mai semplice: “Molti nostri calciatori sono fortemente legati a Mihaljovic, qualche difficoltà subito dopo il cambio in panchina era prevedibile. Arrivato Mazzarri, però, si sono subito messi a sua piena disposizione e ora, con un paio di nuovi innesti, il nostro allenatore avrà una base solida sulla quale lavorare”, continua il presidente del Torino.

Il primo acquisto è già stato fatto: Izzo è un colpo da Toro. Mazzarri lo conosce bene, è un giocatore con caratteristiche importanti, di grande rendimento e affidabilità. Faremo qualche aggiustamento in difesa e a centrocampo prima della partenza in ritiro, in maniera tale da mettere l’allenatore nelle condizioni di poter lavorare con un gruppo quasi al completo sin da subito. Verissimo? Lo stiamo aspettando da settimane, è un profilo che ci interessa ma ormai abbiamo fatto tutto e di più: non possiamo attendere all’infinito. E poi ci sono delle alternative che stiamo valutando…”

Nuovi acquisti, sì, ma non solo: del nuovo Toro faranno parte anche i big della scorsa stagione: “In tanti avevano messo gli occhi su Sirigu e Belotti, sono contento che abbiano deciso di rimanere con noi – spiega Cairo -. La loro permanenza fa sì che saranno necessari meno interventi sul mercato, perché in questo modo la squadra può già contare su un organico di un certo livello”.

L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport