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Cagliari, Rastelli su Dessena: “Già dal ritiro, con un’entrata dura, aveva fatto capire quanto volesse tornare”

Tre punti e un ritrovato Dessena, in inedita versione goleador, per tornare a sorridere e riconquistare la vittoria, dopo due pesanti sconfitte post successo a San Siro contro l’Inter. Nel segno del suo capitano, il Cagliari di Rastelli supera il Palermo, ottenendo un successo importante per allontanarsi ulteriormente dalla zona retrocessione e, chissà, sognare in grande: l’allenatore rossoblù, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato così del match dei suoi.

“Normale che oggi volessimo dimostrare più solidità: abbiamo preso 9 gol nelle ultime due gare e ai ragazzi ho chiesto di essere molto compatti e di concedere pochissimo, e così è stato. E’ stata una partita difficile e sporca, con una posta in palio altissima: abbiamo affrontato una squadra tosta e con qualità, e solo un Cagliari così poteva vincere una partita del genere. Quando vieni da due sconfitte così pesanti entri in campo più contratto, stasera era difficile trovare spazi e c’era paura di prendere ripartenze: ho detto alla squadra di giocare senza pensare e sapevamo dell’importanza della gara, perchè vincendo avremmo portato le terzultime a più di dieci punti, e i ragazzi sono stati bravi. Ogni gara dovremo cercare di sfoderare queste prestazioni e battagliare: l’abbiamo sbloccata e con Dessena oggi abbiamo riscritto un’altra bella pagina”.

Proprio su Dessena e sulla formazione, poi, Rastelli ha proseguito e concluso così: “Daniele non è ancora al 100% in questo momento e avrebbe potuto soffrire la velocità di un giocatore come Quaison, ho preferito mettere Isla come quarto di difesa perchè avrebbe potuto contrastarlo meglio: Dessena è bravissimo in interdizione e negli inserimenti, e proprio da due suoi inserimenti sono arrivati i suoi gol. Cosa racconterei ai miei figli su Dessena? Che nella vita non bisogna mai abbattersi, che ci sono a volte dei compiti ardui da affrontare e solo con una determinata e feroce volontà si può venire a capo di tutte le difficoltà. In una delle partitine che ha fatto Daniele in ritiro stavo scappando io per un’entrata che ha fatto, giusto per entrare in clima e per far capire quanto volesse rientrare a disposizione. Quando si è infortunato Joao Pedro avevo due strade da intraprendere: cambiare sistema o sostituirlo. Mi è sembrato più logico tentare di riportare Di Gennaro al suo recente passato, sta rispondendo in maniera egregia”.