Cagliari, esordio in A per il nordcoreano Han Kwang Song: è il primo in Italia
“Han lo abbiamo preso per la prima squadra”. A dichiararlo è stato il ds del Cagliari Stefano Capozucca nel corso di un’intervista concessa a GianlucaDiMarzio.com. Detto… fatto. Sì, perché dopo averlo sfiorato con la Lazio per il nordcoreano Han Kwang Song è arrivato l’esordio in serie A: il primo nordcoreano a giocare in un campionato professionistico italiano. Otto minuti in campo, nella vittoria dei sardi a Palermo, al posto proprio di Marco Sau: in molti paragonano Han al bomber di Tonara. Un mese di complimenti che hanno portato a mettere sotto contratto il giovane attaccante asiatico, strappandolo alla concorrenza dell’Ajax.
L’anno scorso la Fiorentina tesserò Choe Song Hyok, anche lui cresciuto nella ItalianSoccer Management, società sportiva dilettantistica con sede a Perugia, la stessa dalla quale arriva Han Kwang Song. Due presenze contro Modena e Entella in campionato e due nel Torneo di Viareggio, contro Belgrano e Accademia Abuja: nessuna presenza in prima squadra per Choe. A livello europeo, tuttavia, Han Kwang Song non è il primo nativo nordcoreano a debuttare in un campionato professionistico. Dal 2006 a oggi sono una ventina i calciatori nordcoreani ad aver giocato in Europa. La Russia nel 2006 ha accolto i primi, Choi Myon-Ho e Ri Kwan Myong, che hanno giocato nella Premier League con la maglia del Krylia Sovetov. Altri cinque nordcoreani hanno giocato in Serbia tra il 2007 e il 2010, due in Lituania nella stagione 2010-2011, otto in Svizzera a partire dal 2008. Due in Danimarca.
Limitando l’analisi ai cinque principali tornei (Italia, Germania, Spagna, Francia e Inghilterra), Han è, tra i nati in Corea del Nord, il primo in assoluto. Il più famoso nordcoreano d’Europa attualmente è Kwang-Ryong Pak, che gioca nel FC Lausanne-Sport. Nel 2011, ai tempi del Basilea, Pak debuttò anche in Champions League: tre presenze, una anche all’Old Trafford, il teatro dei sogni. Quello di Han Kwang Song, dopo l’esordio del Renzo Barbera, potrebbe presto diventare il Sant’Elia di Cagliari.