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Cagliari, presentata la biografia di Conti: “Portavo un cognome pesante, ma ho dimostrato qualcosa…”

“La mia vita in rossoblù”. Daniele Conti ha presentato questa sera la sua biografia davanti al suo popolo . “Tutto esaurito” per “il capitano”, che insieme al papà Bruno e alcuni compagni ha raccontato aneddoti della sua carriera. Nessuno è voluto mancare, dal presidente rossoblù Tommaso Giulini ai compagni Diego Lopez, Alessandro Agostini, Andrea Cossu, Daniele Dessena, fino ai tifosi. Presenti anche Sau, Barella, Ceppitelli, Murru. La sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita era tutta gremita per Conti:

“Il calcio, come qualsiasi altro lavoro, richiede impegno e sacrifici” – ha dichiarato Daniele – “Quando sono arrivato a non giocare con 10 allenatori allora mi sono chiesto se il problema potessi essere io. Portavo un cognome pesante, ma grazie a impegno, sacrifici e alla mie capacità, sono riuscito a dimostrare qualcosa. Adesso lavoro con i ragazzi e cerco di fargli capire che se colgono veramente provarci devono dare tutto. Poi, purtroppo, non tutti possono arrivare”

Lontananza? Pesava più alla mamma” – ha aggiunto papà Bruno – “Io, essendo stato un giocatore, sapevo che era un passaggio necessario. Daniele ha lasciato casa a 19 anni e non si è mai lamentato, non ha mai chiamato a casa per parlare male di un allenatore. E’ sempre stato abituato a dimostrare tanto e a parlare poco. Da quando ha lasciato la Roma c’è sempre stata la battutina ‘è bravo, ma…’. Ha costantemente giocato sotto età, ma sapeva quello che doveva fare: era già un piccolo allenatore. Per questo non mi sono mai preoccupato e non lo faccio adesso”. Inutile aggiungere che il libro sta già andando a ruba.