Cagliari, alla scoperta di Daga: il calciatore meno pagato della Serie A
Ricchi, famosi e viziati? Anche in Serie A ci sono le eccezioni. Chiedete a Riccardo Daga: è lui il calciatore meno pagato del “paradiso” del calcio italiano. Ventimila euro lo stipendio annuo di uno dei gioiellini di casa Cagliari. Il nome di Riccardo è quasi sempre presente nella lista dei convocati della prima squadra dalla scorsa stagione: ormai un habitué con 18 chiamate. Insomma, a tutti gli effetti un calciatore di Serie A, ma con la retribuzione media di un magazziniere…
Chi è Riccardo Daga? Papà operaio, mamma educatrice per diversamente abili, “Drago” è nato a Cagliari il 13 gennaio del 2000. Primi “guanti” nella scuola calcio Is Arenas e nel Quartu 2000, poi tutta la trafila rossoblù: dagli esordienti alla prima squadra. Portiere della Nazionale Under 18, Daga ha fatto parte anche dell’Under 16 e dell’Under 17. Da anni ormai nei taccuini dei direttori sportivi di mezza Italia, il gigante rossoblù è stato nominato miglior portiere dello scorso torneo di Primavera B dall’Apport, l’associazione dei preparatori dei portieri di calcio. Ventidue le presenze con prestazioni eccellenti, che hanno permesso alla Primavera rossoblù di raggiungere la promozione.
Un metro e novantaquattro per ottanta chili di muscoli ed esplosività, il diciottenne sardo è stato da molti paragonato a Gianluigi Donnarumma non solo per la stazza. “E’ sempre stato un ragazzo umile, non ama mettersi al centro dell’attenzione” – ci racconta il fratello Luigi – “Sembra quasi che non si alleni tutti i giorni con una squadra di serie A, è rimasto lo stesso. Ha ben in testa il suo obiettivo e sa che deve lavorare tanto per raggiungerlo”. La pura verità, nei suoi profili social non c’è traccia dei suoi gusti, delle sue preferenze, della sua personalità…
Giornata tipo? “Riccardo si divide tra gli studi e il campo: frequenterà il quinto anno di scuola superiore finanza e marketing. Il resto del suo tempo libero ama stare con gli amici, andare al cinema, passare il tempo con la famiglia, anche se gli impegni calcistici occupano gran parte della settimana”.
La Ferrari? Ha qualche modellino nella mensola, perché in realtà Riccardo non ha ancora la patente… “No, frequenta la scuola guida” – riprende Luigi – “Gli diamo un passaggio a turno”.
Lo chiamano “Drago” e trovarselo di fronte per gli attaccanti avversari non è per niente rassicurante… “Il soprannome glielo ha messo David Dei, il suo ex preparatore in prima squadra. Perché Drago? Per la somiglianza con Ivan Drago, rivale di Rocky: quando è concentrato tra i pali ha uno sguardo glaciale…”.
Riccardo tifa Cagliari da sempre, ma il suo idolo non poteva che essere il “numero uno dei numeri uno”: “Sì, è un grande fan di Gigi Buffon, anche se grazie a youtube ha potuto studiare e ammirare Oliver Kahn, l’ex portiere del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca”. Come si diverte un calciatore di Serie A al minimo sindacale? In realtà gli “hobby” sono gli stessi dei suoi colleghi più fortunati: “Come tutti i ragazzi gli piace giocare alla playstation, Fifa in particolare. L’anno scorso ha anche provato il fantacalcio e si è classificato secondo: era all’esordio. Ama la musica è stato batterista fino alle scuole medie. Il suo rituale pre-gara è qualche video su youtube, riesce ad isolarsi e a trovare la concentrazione giusta. Si diverte a giocare a basket: segue le mie partite e spesso facciamo due tiri a canestro… Lì me la cavo meglio io…”.
Daga “junior” ha firmato il suo primo contratto da professionista lo scorso dicembre, con scadenza 2020. Un bel bottino per un ragazzo appena maggiorenne, ma già con la testa sulle spalle: “Si è regalato giusto uno smartphone nuovo e un viaggetto fuori dalla Sardegna, con gli amici. Poi ha pensato a me e ai miei genitori: un regalino per ciascuno”.
In compenso però quante rinunce… “Per un ragazzo di diciotto anni sono tante. Difficile non poter fare tardi con gli amici, rinunciare a qualche ora di mare in più, ma a lui non pesano più di tanto. Spera che un giorno questi sacrifici vengano ripagati”. Per ora Riccardo è diventato famoso per essere il giocatore meno pagato della Serie A, ma a 18 anni ci sono il tempo e le doti giuste per scalare tutte le classifiche.