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Cafu: “Post-Neymar? Il Brasile è privo di idoli”

Le dichiarazioni dell’ex terzino destro di Milan e Roma sulla situazione della nazionale brasiliana

142 presenze e 5 gol con la maglia della nazionale brasiliana, oltre a due vittorie del Mondiale e adesso Cafu è l’ambasciatore di Qatar 2022.

 

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 “Non solo il Brasile, ma il calcio mondiale è privo di idoli”

“Purtroppo il Brasile è privo di idoli oggi e non solo il Brasile, penso che il calcio mondiale abbia una mancanza di idoli. Abbiamo grandi giocatori come Vinícius e Rodrygo, ma non c’è ancora nessun idolo post Neymar”, così l’ex terzino di Roma e Milan al portale messicano Record.

 

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Il Pendolino ha commentato le parole dell’attaccante del PSG sul possibile addio alla Selecao dopo il Mondiale in Qatar: “Nel caso dovesse accadere, sarebbe una sua decisione e dovrebbe essere rispettata. Se dopo il Mondiale in Qatar pensasse di ritirarsi, il Brasile perderebbe un crack. Sarebbe un peccato perché è molto giovane e un punto di riferimento del calcio mondiale. Penso che abbia ancora molta legna da bruciare”.

“A Coutinho consiglierei di tornare in Brasile”

Il 51enne ex terzino si è soffermato anche sul presente di Coutinho: Per me è uno di quegli idoli che avrebbero potuto succedere a Neymar, purché sia in ottima forma. Potrebbe essere uno dei grandi idoli del calcio brasiliano. Ha avuto una stagione incredibile al Liverpool, ma poi è passato per grandi squadre ma senza trovare continuità. Per la sua categoria meriterebbe di stare molto più in alto e meglio considerato. Spero che possa tornare in forma, sarebbe una buona notizia per il Brasile. Per me, una buona soluzione sarebbe tornare in una delle grandi squadre del Brasile e recuperare lì”.

 

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Cafu ha poi svelato quelli che sono per lui i migliori terzini destri in questo momento: Mi piace molto Hakimi del PSG e anche Carvajal mi sembra molto bravo. Perché Carvajal? Perché ha personalità: attacca e difende benissimo, e poi è un ragazzo che, togliendo quest’ultimo periodo in cui è stato sfortunato, ha sempre mantenuto una regolarità. E non devo dimenticare Alexander Arnold del Liverpool, anche lui molto bravo”.