Buffon: “Con la Juventus non c’era modo migliore di smettere. Psg? Devo scegliere con calma, alla Nazionale ho detto no per orgoglio”
Chissà se Buffon, seduto in panchina durante la ‘Notte del Maestro’, ha pensato di salutare il calcio nello stesso modo in cui lo sta facendo l’amico Andrea Pirlo. Quel giorno però potrebbe essere ancora lontano per l’ex portiere bianconero, che appena due giorni fa ha detto addio alla Juve, senza però rinunciare alla voglia di scendere in campo. Per questo il suo futuro potrebbe esser ancora con i guantoni e magari a Parigi, dove l’aspetta il Psg. Intanto lo stesso Buffon, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha commentato l’ultima notte di Pirlo da calciatore, tornando ovviamente sul suo addio alla Juventus: “È una grandissima serata, è stato bravo Andrea a far venire tutti questi campioni. Tranquillo dopo l’addio? Sono un uomo rinfrancato, che nell’ultima partita con la Juventus ha ricevuto tanto calore umano, tanto affetto, tanta stima. Per me è stata una vittoria perché è come se fosse stata la giornata del raccolto dopo aver seminato. È quello che cercavo ed è quello che mi ha dato questa serenità e pace. Cosa mi rimane? La felicità di aver potuto indossare una maglia gloriosa come quella della Juventus. Rimane l’amicizia con i compagni e l’amore viscerale e reciproco con la gente. Quanto ci ho messo a decidere? Realmente con il presidente ci siamo visti spesso e abbiamo messo un mattone su quello che era la scelta giusta. Con la Juve non c’era modo migliore di smettere. Il PSG? Ho bisogno di prendermi qualche giorno per analizzare la situazione. Anche perché una persona di 40 anni deve prendere una decisione con razionalità.L’ultima chiamata in Nazionale? L’ho rifiutata perché sono sempre stato un valore aggiunto per le mie squadre e sono stato sempre percepito così. Visto che in Nazionale sembra che sono diventato un problema negli ultimi 2 anni, per l’orgoglio che ho ringrazio tutti e ne prendo atto. E di conseguenza prendo le decisioni del caso”.