Gol e tre punti, Brunori “is back”: Palermo ritrova il suo capitano
Era stato uno dei migliori in campo anche contro il Cittadella: il numero nove è tornato
Capitano, uomo squadra, leader tecnico. Sulla vittoria per 2-0 del Palermo contro il Modena, la prima del 2025, c’è soprattutto lo zampino di Matteo Brunori. I rosanero ritrovano il proprio capitano, nel match che doveva segnare un cambio di marcia. E come il più classico degli episodi “romantici”, è stato il giocatore più rappresentativo e dare la scossa. “Adesso mi sento davvero al centro del progetto, voglio giocare qui ancora a lungo”, le sue parole nel post gara.
Tra due giorni sarebbero stati 4 mesi tondi senza segnare. Era il 14 settembre quando l’italo-brasiliano segnò infatti l’ultima rete stagionale, contro la Juve Stabia a Castellammare. Oggi – 12 gennaio -, la maledizione si è interrotta, non senza una buona dose di suspance degna di un ritorno al gol così importante.
Sul cross di Ranocchia al minuto 36, infatti, l’arbitro ha annullato la rete in un primo momento per posizione di fuorigioco. In sala Var, è iniziata però la revisione durata 4 minuti: appurato il mancato tocco di Ceccaroni che avrebbe sì messo in off-side il capitano rosanero, Bonacina ha indicato il centrocampo e ha assegnato il vantaggio ai padroni di casa.
Per la gioia (doppia) di Brunori, che alla prima corsa sotto la Curva Nord aveva dovuto spezzare il suo entusiasmo con occhi spiritati. Un urlo liberatorio il suo, sotto il settore più caldo del tifoso rosanero, dopo un inizio di stagione difficile dove aveva trovato il campo dall’inizio solo in cinque occasioni. Troppo poco per un “figlio” di Palermo, protagonista della promozione in Serie B dei siciliani ormai due stagioni e mezzo fa. Il minimo, per uno che ha segnato 68 reti con la maglia rosanero addosso ed è il secondo miglior marcatore nella storia del club.
Capitano ritrovato: per Brunori gol e tre punti
Il 2025 non poteva iniziare meglio per il Palermo di Alessio Dionisi: tre punti e gol del capitano. “L’ho visto sereno, non lo avevo mai visto così prima d’ora. È pronto a dare tutto quello che ha, vedo una nuova linfa in lui”, queste le parole dell’allenatore alla vigilia del match contro il Modena. Detto, fatto: gol che sblocca il match e un mare di cose di utili dentro i novanta minuti. Anzi, 89 per la precisione: giusto il tempo di concedergli l’ovazione del suo pubblico e lasciare spazio a Valerio Verre.
Chissà che qualcosa, nel rapporto con Dionisi, non sia cambiata anche con l’arrivo di Carlo Osti. Il nuovo ds rosanero, che ha preso il posto di De Sanctis, non ha mai avuto dubbi su chi fosse il giocatore dal quale ripartire: “Brunori è molto rasserenato, contiamo su di lui“, aveva detto nel giorno della sua presentazione. Difficile che il 30enne possa arrivare ai 17 gol segnati lo scorso anno, ma il Palermo si aggrapperà alle sue giocate in questa seconda parte di stagione. Quello contro il Modena è stato il primo gol al Barbera e il primo in assoluto su azione quest’anno (contro la Juve Stabia aveva segnato su rigore).
Il successo del modulo, nel segno delle due punte
Contro il Modena è stata la vittoria di Brunori ma anche del modulo. Dionisi contro gli emiliani ha messo in campo un 3-5-2 per valorizzare proprio le due punte. Così è stato: al gol del capitano, ha fatto seguito infatti quello del francese Le Douaron, al terzo centro in questa stagione. L’uno per l’altro, con la ciliegina del doppio assist firmato Ranocchia e il ritorno al Barbera di Salvatore Sirigu 14 anni dopo l’ultima volta.
A Palermo è stato il pomeriggio perfetto. Un “Brunori-day” imprevisto ma necessario. Ora sì, il capitano è (di nuovo) al centro del mondo rosanero. E la Serie A passerà, ancora, dai suoi piedi.