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Brignola, baby del destino: “Benevento, la salvezza è un miracolo ma puoi farcela”

Enrico Brignola è il talismano del Benevento. Se tre indizi fanno una prova, quanto successo domenica contro il Chievo ha confermato il tutto. Esordio in Serie B lo scorso anno a Latina, e pari del Benevento in extremis, esordio in Serie A e pari all’ulti­mo respiro con il Milan, esor­dio dal primo minuto contro il Chievo sabato e primo storico successo dei giallorossi in mas­sima serie. Talismano che domenica ha visto la Serie A dal 1’, “grazie” al forfait di Ciciretti: “Sono corso nello spogliatoio, in un minuto ero pronto. – racconta sulle colonne de La Gazzetta dello Sport – Mi so­no detto che dovevo dare tutto e che magari avremmo vinto. È andata esattamente così”. Ciciretti, un amico: “Stiamo sempre insieme, Ama­to è fortissimo e da lui sto im­parando tanto. Mi è dispiaciu­to che si sia infortunato ma so che è stato felice per me».

Merito anche di De Zerbi “che ci ha dato una identità precisa – continua Brignola – anche se fin qui abbiamo rac­colto meno di quanto merita­vamo. Certo, ogni tanto mi spiega cosa avrebbe fatto lui in una determinata situazione: i suoi sono consigli preziosi”. Il 2018 l’anno del salto: “Cosa chiedo? Chissà, magari una chiamata dall’Under 19. Ho giocato in Under 15 e componevo un bel tridente con Capone e Pina­monti. Forse un giorno ci ritro­veremo…».

Il resto dell’intervista la trovate sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.