Questo sito contribuisce all'audience di

Brasile-Argentina, non una semplice amichevole: la top 11 all time delle due nazionali

Brasile-Argentina è sempre Brasile-Argentina; anche se si parla di un’amichevole lontano dai confini nazionali delle due formazioni. Questa sera le due squadre si affrontano al King Abdullah Sport City, la storica rivalità si sposta quindi in Arabia Saudita in un match che porta sempre con sé l’interesse di tutto il mondo calcistico. Negli ultimi tre precedenti l’equilibrio è massimo – con un pareggio e una vittoria per parte – con la squadra di Tite che sfida quella di Scaloni dopo i successi ottenuti rispettivamente contro Arabia Saudita e Iraq.

Una partita che in questo caso vale poco o nulla ma lo ‘scontro’ tra nazioni ha origini storiche e risale ai tempi delle conquiste coloniali di Spagna e Portogallo e che, in campo, la FIFA ha definito “l’essenza stessa delle rivalità calcistiche”. Brasile-Argentina, Neymar-Messi (non in campo questa sera) oggi, Pelé-Maradona ieri; ma non solo. Sono tanti i campioni che hanno vestito le maglie delle due nazionali e hanno dato vita – in campo – a duelli storici ed eterni. Campioni indimenticati che possono essere inseriti in due squadre da sogno che accolgono i migliori calciatori brasiliani e argentini di tutti i tempi.

BRASILE

In porta il ‘Lev Yashin brasiliano’ Gilmar, due volte campione del mondo (1958 e 1962); davanti a lui difesa a quattro con al centro l’ex Inter Lucio e Bellini, capitano e leader della squadra campione del mondo in Svezia (e che proprio in quell’occasione ha ‘inventato’ il gesto di sollevare il trofeo al cielo). Sulla destra “il capitano dei capitani” Carlos Alberto Torres, sulla sinistra Roberto Carlos, il terzino dalle punizioni impossibili. In mezzo al campo Clodoaldo, classe 1949, perno del Dream Team del ’70 capace di coprire e attaccare; di fianco a lui “Mr. Football” Didi (basta il soprannome) e Garrincha, simbolo del calcio brasiliano per creatività e magia. L’attacco mette i brividi: Pelé, Romario, Ronaldo. Il primo per alcuni è il più forte di tutti i tempi senza se e senza ma, unico vincitore di tre Coppe del Mondo; il secondo è il letale “genio dell’area di rigore” come lo definì Cruyff. Poi O Fenômeno, 62 reti in 98 presenze.

Se il ct Zagallo – l’unico al mondo ad aver vinto quattro mondiali tra campo e panchina – dovesse schierare i migliori di tutti i tempi forse punterebbe su questi undici, lasciando a fatica in panchina l’instancabile Cafu, Djalma Santos (che ha giocato quattro fasi finali della coppa del mondo) e altri due meravigliosi giocatori come Ronaldinho e Zico.

Brasile (4-3-3): Gilmar; Carlos Alberto Torres, Lucio, Bellini, Roberto Carlos; Didi, Clodoaldo, Garrincha; Pelé, Ronaldo, Romario.
Panchina: Cafu, Djalma Santos, Ronaldinho, Zico. Allenatore: Mario Jorge Lobo Zagallo.

ARGENTINA

Da un 4-3-3 ad un 4-2-4, con il campione del mondo del 1978 Ubaldo Fillol tra i pali. Da destra verso sinistra difesa con Javier Zanetti (145 presenze, solo Mascherano a 147 ne ha più di lui), El Mariscal Roberto Perfumo, il supremo Daniel Passarella – primo ad alzare una Coppa del Mondo per la sua nazione – e un altro campione del mondo 1978 come Alberto Tarantini. Quando l’AFA scelse la sua storica top 11 mise a centrocampo l’eleganza e la tecnica di Miguel Ángel Brindisi (capace di segnare 194 gol in carriera) e le capacità difensive di Fernando Redondo, miglior giocatore UEFA nel 2000. Se possibile, il reparto avanzato albiceleste è anche migliore di quello brasiliano: c’è ovviamente Maradona, con lui Messi e Batistuta – primo e secondo marcatore della storia dell’Argentina con 65 e 54 gol – ed El Matador Mario Kempes.

Undici nomi leggendari guidati da César Luis Menotti, l’allenatore filosofo. E in panchina “i ricambi” non sono certo da meno. La leadership, la grinta e l’intelligenza di Roberto Ayala; l’eleganza e la duttilità di Silvio Marzolini, classe 1940 e per tutti il miglior laterale sinistro di sempre; la garra del Cholo Simeone; l’immensa classe di Don Alfredo Di Stefano, Super Pallone d’oro nel 1989.

Argentina (4-3-3): Ubaldo Fillol; Javier Zanetti, Roberto Perfumo, Daniel Passarella, Alberto Tarantini; Miguel Ángel Brindisi, Fernando Redondo; Diego Armando Maradona, Lionel Messi, Gabriel Batistuta, Mario Kempes.
Panchina: Roberto Ayala, Silvio Marzolini, Diego Simeone, Alfredo Di Stefano. Allenatore: César Luis Menotti.