Inter, Conte: “Se non sei squadra, qui non vinci”
Vince l'Inter (qui i risultati): c'è ancora speranza. A crederci è anche Antonio Conte, che ai microfoni di Sky Sport commenta così il 3-2 in casa del Borussia Monchengladbach. "Se non sei una squadra" esordisce l'allenatore, "non vieni qui e vinci contro di loro. Soprattutto in questo momento: sono in un ottimo stato di forma, sia in campionato, sia in Champions. Se non sei unito dal punto di vista tattico e caratteriale, non vieni a fare questo tipo di partita e a fare una gara così importante. Abbiamo strameritato di vincere, potevamo evitare anche sofferenze inutili. Loro sono i migliori del nostro girone al momento: siamo vivi ed è una cosa importante. Complimenti ai ragazzi, lo spirito è giusto: quando è così, diventiamo un problema per gli avversari".
"Lukaku? Ha ragione a dire che è uno dei venticinque: io chiedo ai ragazzi una crescita di responsabilità, solo così possiamo crescere come squadra e puntare a qualcosa di ambizioso. Stiamo facendo un percorso: è importante fare partite così, perché testimoniano quello che c'è. Abbiamo voglia di rendere orgogliosi i nostri tifosi".
Sulla partita: "Il gol all'ultimo secondo del primo tempo poteva ammazzarci nello spirito, soprattutto perché loro avevano creato pochissimo. Nello spogliatoio abbiamo analizzato alcune situazioni, e ho detto ai ragazzi che dovevamo giocare come nel primo tempo, continuare così. I giocatori avevano bisogno di essere supportati: sanno che nel bene e nel male io sono con loro, si trattava di continuare quello che stavano facendo. Sono stato un buon profeta, perché abbiamo vinto: a volte parli e parli, ma se poi non vinci, diventa più difficile".
Sui singoli
"Io penso che abbiamo fatto bene come squadra" continua. "È inevitabile che il centrocampo sia un po' il reparto che sposti gli equilibri da una parte e dall'altra. Brozovic veniva dopo il covid, Barella sta giocando molte partite e aveva pure un problema al polpaccio: era difficile intervenire dalla panchina, perché Sensi e Eriksen hanno qualità ma meno interdizione. Sono contento che Marcelo e Nicolò siano arrivati fino alla fine. Brozo quando ci mette la garra e la cattiveria è importante. Gagliardini? Lo conosciamo, è affidabile sotto tutti i punti di vista".
"I giocatori italiani? Barella e Bastoni hanno grandi margini di miglioramento, Darmian è più esperto. Sono tutti ragazzi affidabil, sotto tutti i punti di vista. Sono contento per Darmian: abbiamo creduto in lui, ci può dare quello che cerchiamo e permettere ad Hakimi di crescere con pazienza. Penso che abbia disputata un'ottima partita".