Bonucci: “La squalifica mi ha fatto bene. Dovevo spostare gli equilibri, non ci sono ancora riuscito…”
E’ un Leo Bonucci più sereno e sorridente quello che si presenta a Sky Calcio Club nel post partita di Sassuolo-Milan. La vittoria ha ridato tranquillità ai rossoneri e l’ex difensore della Juventus confessa che lo stop di due turni gli ha fatto bene: “Ci portiamo via una prestazione migliore rispetto a tante altre, questa partita ci dà sicurezza. Abbiamo dimostrato che con un pizzico di personalità e coraggio possiamo mettere in
difficoltà anche una squadra esperta come il Sassuolo. Abbiamo giovani di grande talento che devono liberarsi
dalle pressioni esterne, ma io credo fortemente in questo gruppo, abbiamo la
possibilità di fare qualcosa più importante”.
Poi Bonucci parla del suo avvio di stagione e del suo momento: “Sono più sereno? È la verità. L’espulsione e la conseguente squalifica mi hanno permesso di lavorare
fisicamente, di mettere benzina nel serbatoio e poi di togliermi pressioni che
avevo addosso per prestazioni non all’altezza e per il passaggio dalla Juve al Milan. Ho accolto
positivamente lo stop, ho pensato a me e ho lavorato. C’è da studiare un nuovo libro, questo per me è un nuovo capitolo. La Juventus è diversa dal
Milan, ho fatto sei anni con un gruppo di giocatori e uomini che giocavano a
memoria. In queste due settimane mi sono fatto un esame di coscienza interiore,
ho fatto un passo indietro perché forse anch’io avevo creato su me stesso aspettative troppo alte. Milan-Juve è stata un crocevi? Forse non giocare quella partita mi ha fatto riflettere, migliorare a
livello fisico e di testa, credo che queste due giornate di squalifica abbiano compattato
ancora di più il gruppo. Forse la mia presenza era stata un po’ di peso all’inizio.
Dovevo spostare gli equilibri, ma non mi è riuscito ancora! (ride, ndr) La fascia di
capitano? Alla Juve mi sono preso le responsabilità pur non essendo il
capitano, la società ha deciso di fare questo passo mettendo pressione su di me
e sulla squadra, ma qui non è importante il singolo, bensì tutto il gruppo”.
Ora la testa è solo rivolta alla Svezia: “Da parte nostra daremo il massimo e anche oltre per portare l’Italia
al Mondiale. La Svezia è un’ottima squadra, ma siamo consapevoli che se giocheremo da squadra possiamo farcela; andremo in Svezia per fare risultato per poi chiuderla a Milano. Abbiamo la
ferma consapevolezza di essere un gran gruppo, anche noi forse dobbiamo solo toglierci qualche pressione”.