Bonucci: “Mi pento della lite con Allegri. Sogno la Champions da allenatore della Juve”
L’ex difensore parla anche di Thiago Motta, dell’Italia agli Europei e dei suoi eredi
Pochi giorni dopo l’annuncio ufficiale del ritiro dal calcio giocato, Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, per fare il punto sulla sua carriera, sul futuro e su altri temi che lo riguardano direttamente, come la Juventus e la Nazionale.
“Sono in equilibrio con me stesso. Ho fatto una doppia esperienza all’estero, ora mi godo la famiglia. A luglio inizierò il corso da allenatore a Coverciano“. Comincia così Bonucci, che ha concluso qualche giorno fa la sua esperienza al Fenerbahce, in Turchia, dopo aver svolto la prima metà di stagione all’Union Berlin.
Sui momenti peggiori della carriera: “Per esempio l’eliminazione dai due Mondiali. Dopo il secondo ho avuto la fortuna d’incontrare Vialli, che su una panchina a Coverciano mi disse: ‘Sei uno dei più vecchi, devi reagire, non pensare che tutto sia finito’. Senza quello forse non ci sarebbe stato l’Europeo 2021. Le finali di Champions sono state dolorose come l’addio alla Juve, però di bello c’è stato un percorso lunghissimo di successi. Non potevo chiedere di meglio“.
L’intervista di Leonardo Bonucci alla Gazzetta dello Sport
Bonucci ha rimpianti? Ci sono cose che a posteriori non avrebbe rifatto? “La lite con Allegri in Juve-Palermo: una reazione istintiva che potevo gestire meglio“. E sul giudizio degli altri: “Ho fatto una carriera bella da antipatico, però non ho mai messo una maschera. Sono sempre stato me stesso“.
Bonucci torna poi sull’addio alla Juventus: “Una cicatrice che fa ancora male. Mi sarebbe piaciuto un finale diverso, però forse non è ancora arrivato. Ma l’amore resta intatto“.
Sul rapporto con Massimiliano Allegri: “Ho parlato con lui l’ultima volta a maggio 2023 a Udine. Ognuno si comporta come meglio crede. Se dovessi incontrarlo in un bar lo saluterei, di sicuro non lo chiamerei io per prendere un caffè“.
L’erede di Bonucci? “Calafiori può diventare un grande difensore ma non è Bonucci. In una grande squadra le pressioni saranno diverse. Buongiorno ha grandi doti sia nella marcatura sia nel gioco: è intelligente e ha valori importanti“.
Qual è il sogno della seconda parte della carriera di Bonucci? “Alzare la Champions da tecnico della Juventus visto che non ci sono riuscito da giocatore“. Su Thiago Motta: “È diretto e ha personalità: mi piace tantissimo“. E infine sull’Italia agli Europei: “Se Spalletti trova l’incastro giusto e supera il difficile girone, può arrivare in fondo“.