Bomber alla Higuain, favola alla Vardy? La storia di Napoletano: “43 gol in 31 partite, sogno la A ma non ci credo davvero…”
Il bomber di quest’anno, per eccellenza, non può che essere Gonzalo Higuain. Trentasei gol in trentacinque partite, record per l’Italia. E come si fa a superarlo? Qualcuno ci è riuscito. Certo, con le dovute proporzioni, sia chiaro. “C’è una distanza ovviamente abissale, lì si tratta di Serie A…”. Lo dice lui stesso per primo, Daniele Napoletano. Chi? Sì, classe ’93 e, manco a dirlo, attaccante. Gioca nel Tre Pini Matese, in Eccellenza, e ha segnato 43 gol in 31 partite. Ecco perché il tutto è da prendere con le pinze, ma i numeri sono numeri in ogni categoria. E vanno sì rispettati, citando Totò.
E adesso sognare si può. Per tutti, ma non per Napoletano stesso: “Il mio sogno è quello di diventare un calciatore professionista, ma per diversi motivi non ci credo più di tanto. Il calcio è fatto anche dalla fortuna, bisogna vedere anche le persone che si incontrano. Io do sempre il massimo, ma non dipende da me. Quindi magari…”. Diffidente, a dir poco. Poi chiarisce: “Io spero di arrivare in Serie A o comunque nei campionato professionistici, magari già dall’anno prossimo. Ci sono già parecchie offerte in giro, mi stanno chiamando tutti i giorni. Vogliono che mandi il curriculum, le solite cose. Dovrei andare al Chieti la prossima settimana, al momento è l’offerta più interessante perché vogliono provare a vincere il campionato”.
In Inghilterra questi sono stati proprio i giorni di un calciatore che fino a qualche anno fa lavorava in fabbrica, giocava in quinta divisione e adesso è diventato campione d’Inghilterra. “Ah, parli di Vardy?” risponde Daniele, che ha subito capito. E allora perché non vedere una favola anche qui? “Ne ho sentito tanto parlare, ma in Italia, come ho detto, è tutto diverso. Serve fortuna, per questo non ci credo più di tanto”.
43 gol in 31 partite, la stagione migliore della carriera sicuramente: “Assolutamente sì, l’anno scorso mi sono fermato a trentatrè. Il segreto? Se non tiri non segni, penso sempre a questo. Ma devo dire che gran merito va dato anche alla squadra, senza di loro non l’avrei buttata dentro così tante volte”. Anche umile ovviamente. A ventitrè anni puntare in alto è ancora possibile. Magari anche battere lo stesso record… “Segnare 43 gol è difficile, credimi. Se dovessi restare in Eccellenza sicuramente vorrei batterlo questo record, ma sinceramente adesso punto a giocare in una categoria superiore”.
“Mi hanno pure chiamato – prosegue il bomber matese – alcune squadre dalla Lega Pro, ma non mi conviene, perché si tratta di squadre formate soprattutto da giovani. Se devo giocare in Lega Pro e perdere tutte le partire, preferisco limitarmi alle Serie D per tentare di vincere il campionato”. Idee chiare insomma, molto. Dopo una stagione da bomber, meglio di Higuain tra le prime cinque categorie italiane, la diffidenza non è stata spazzata via. Adesso tocca crederci. Una favola alla Vardy, sognare è mica vietato?