Bologna, Thiago Motta: “Fieri di aver scritto la storia del club”
Le parole di Thiago Motta in conferenza stampa alla vigilia del match tra Torino e Bologna
Dopo il pareggio contro l’Udinese nell’ultima giornata di Serie A, il Bologna è pronto per tornare in campo. La squadra di Thiago Motta sarà impegnata sul campo del Torino. Alla vigilia del match, l’allenatore ha analizzato la gara in conferenza stampa. “Nessuna pressione, sono grato ai ragazzi”.
Bologna, Thiago Motta: “Fieri di aver scritto la storia del club”
Tre pareggi e una vittoria. Sono questi i risultati collezionati dal Bologna nelle ultime quattro giornate di campionato. La squadra di Thiago Motta occupa la quarta posizione in classifica, con il terzo posto della Juventus distante soltanto due lunghezze. Così, l’allenatore ha parlato in conferenza stampa del match che i rossoblù devono giocare contro il Torino. “Siamo concentrati al massimo per affrontare una buonissima squadra, allenata molto bene da Juric e che vuole giocare a calcio, difendendo bene e prendendo pochi gol. Fieri di aver scritto la storia del club tornando in Europa dopo 22 anni e allo stesso tempo felici di poter provare ad andare in Champions”.
L’allenatore ha proseguito parlando delle richieste della società a inizio stagione e di quello che serve per fare bene in Europa: “Il messaggio era come sempre, arrivare il prima possibile a 40 punti, e poi vedere quello che poteva succedere. Su questa cosa non ero molto d’accordo, volevo pensare partita dopo partita. Non ne abbiamo parlato, ma per mantenersi a questo livello nella prossima stagione ogni rosa deve migliorarsi. Pensiamo di alzare il livello ancora di più. Ma sono situazioni queste che si vedono dopo. Ora pensiamo al Torino”.
Infine, Motta ha concluso con una riflessione del gioco della sua squadra: “Ho un’idea in testa di voler vedere sempre qualcosa di fantastico in campo, giocando bene e segnando tanto, ma sono anche realista sapendo che nessuna squadra può dominare tutto il tempo. La cosa che mi rende più orgoglioso è capire il momento della partita. Mi rende molto orgoglioso vedere il collettivo cosa riesce a fare in campo. Cerco di dare un’idea, poi però sono loro che vanno in campo”.