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Dalla Roma alla Roma: la rinascita di Federico Mattiello

In una partita contro la Roma nel marzo del 2015, quando vestiva la maglia del Chievo, Federico Mattiello rischiò di dire addio al calcio: in un contrasto di gioco con Radja Nainggolan ebbe la peggio e si procurò una frattura esposta della tibia e del perone della gamba destra, prima di subire anche una ricaduta ad ottobre. Il 23 settembre 2018, più di 3 anni dopo, proprio contro la Roma ha forse decretato la sua definitiva rinascita segnando il primo gol da professionista nonché il primo del suo Bologna in questa Serie A. Regalando soprattutto i primi 3 punti alla squadra di Inzaghi.

I tempi in cui, in seguito alla seconda operazione, gli fu applicata una gabbia esterna al posto della classica placca, con la nonna che gli accorciava i pantaloni proprio a seconda della gabbia, sembrano ormai davvero acqua passata. Il classe ’95 dal canto suo ha sempre avuto la forza e il coraggio di vivere col sorriso sulle labbra anche nei momenti più bui, dimostrando una tenacia e una determinazione fuori dal comune. Non ha mai mollato. Pensare di smettere? Figuriamoci: non gli è mai balenato nemmeno lontanamente per la testa.

Vivere una giornata come quella del 2-0 alla squadra di Di Francesco era sicuramente ciò che sognava da tempo. Non solo per chiudere un brutto capitolo della propria carriera ma anche per ripagare la fiducia del Bologna che, quando nessuno sembrava credere in lui nonostante una buona stagione nello scorso campionato con la Spal, ha deciso di puntarci fortemente. Pensate che ad inizio stagione non era stato nemmeno convocato da Gasperini per il ritiro estivo dell’Atalanta.

In realtà in estate l’aveva cercato anche il Genoa per fare l’esterno nel 3-5-2, ruolo che Mattiello ha sempre ricoperto in Serie A e che sta ricoprendo anche a Bologna, nonostante lui si ritenga un esterno da 4-4-2. La squadra di Ballardini però doveva vendere prima Laxalt. Mattiello non era intenzionato ad aspettare gli sviluppi di mercato: voleva mettere piede in campo prima possibile per sentirsi vivo. Così, anche su speciale consiglio di Marotta che dopo averlo visto crescere alla Juventus continua a seguirlo e monitorarlo con grande interesse in ottica bianconera, ha deciso di accettare la sfida propostagli dal Bologna di Pippo Inzaghi.

Oggi ha forse definitivamente realizzato che non avrebbe potuto far scelta migliore. “Ci serviva la partita perfetta e così è stato, anche grazie ai nostri tifosi che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto. Sono importanti soprattutto i primi 3 punti. Avevamo bisogno di una partita così, nelle scorse la palla non entrava nemmeno con le mani…”, ha dichiarato Mattiello stesso in mixed al termine del 2-0 del Dall’Ara. Poi, sulla rete segnata proprio contro la Roma: “Ci ha messo lo zampino il destino. La dedica? Forse a me stesso visti tutti i sacrifici che ho per tornare innanzitutto a giocare a calcio”. E come dargli torto. Sacrifici ripagati. Ma soprattutto la prova definitiva di come, ancora più dopo oggi, i brutti ricordi per Federico Mattiello possano considerarsi definitivamente archiviati.