Bodo-Roma, atto III: come sono cambiati i giallorossi dal 6-1 di ottobre
La Roma stasera sfiderà nei quarti di Conference League nuovamente il Bodo/Glimt, tornando in Norvegia dopo il 6-1 di ottobre
Il destino ha giocato un curioso scherzo alla Roma, sorteggiandola per i quarti di finale di Conference League (qui la programmazione tv), contro il Bodo/Glimt. Stasera andrà in scena l’atto terzo della sfida (qui la probabile formazione), dopo i due incroci del girone, e la Roma tornerà in Norvegia, dove a ottobre cadde per 6-1, nella peggior sconfitta della carriera di Mourinho.
La sconfitta a Bodo è stato il punto più basso della stagione (se non della storia europea) della Roma, causando lo sfogo di Mourinho. Adesso la Roma arriva al confronto nella sua miglior condizione dell’anno, reduce da 9 partite senza sconfitte in tutte le competizioni.
Dal 6-1, chi è rimasto, chi ha lasciato?
“I titolari del Bodo avevano più qualità di noi”. Così parlò Mourinho al termine della partita in Norvegia. Una frase impensabile a guardare le rose. L’allenatore portoghese mandò in campo, nel 4-2-3-1 allora modulo di riferimento, tanti giocatori che allora avevano meno minutaggio, dando loro l’occasione di riscattarsi. Occasione, ça va sans dire, sprecata.
Dopo quella partita, infatti, crollò la fiducia di Mourinho nei confronti di alcuni giocatori: “C’è una differenza significativa tra i nostri titolari e le riserve. Sapevo i limiti di alcuni giocatori, ma mi aspettavo una risposta migliore. Ora non mi chiederete più perché giocano sempre gli stessi“. Infatti, dei giocatori mandati in campo, ben quattro lasceranno Roma a gennaio, tre in prestito: Reynolds (Kortrijk), Calafiori (Genoa) e Villar, che assieme a Mayoral, entrambi titolari nella gestione Fonseca, sono andati al Getafe.
La Roma di oggi: 3-4-2-1 e solidità difensiva
Quella di oggi, è tutta un’altra Roma. Abbandonato il 4-2-3-1, i giallorossi sembrano aver trovato la quadra con il 3-4-2-1. E se i numeri nei moduli trovano il tempo che trovano, i dati hanno un peso significativo: solo 2 gol subiti dalla Roma nelle ultime 7 partite. Il trio Mancini-Smalling-Ibanez, protetti da Cristante a centrocampo, stanno garantendo una solidità difensiva inedita per la Roma di questa stagione. E questa sera, per evitare di cascare in un’altra trappola, Mourinho sembra intenzionato a riproporre la formazione titolare.
A cura di Lorenzo Vero