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Betis, Joaquin è immortale: decisivo nel derby con il Siviglia

Bandiera e uomo decisivo. L’esterno spagnolo entra ad un quarto d’ora dalla fine e decide il derby con il Siviglia con un colpo di testa: “Un giorno mi ritirerò dal calcio felice. Questa gente mi ha dato tutto”

Ha 37 anni, ma non si nota. Sarà per i capelli biondi, che lo fanno sembrare più giovane. Sarà per l’ennesima rete nella Liga, con cui ieri sera ha deciso il derby con il Siviglia. Al Villamarin Joaquin guida il suo Betis ai primi tre punti in campionato dopo la sconfitta con il Levante e il pareggio con l’Alavès. Punti che hanno un sapore diverso, caldi e intensi come l’Andalusia e la sua straccitadina. Gol numero 80 da quando gioca in Spagna e prime pagine tutte per lui. 1-0 il risultato finale e proprio il Siviglia agganciato in classifica a quota 4 punti

Traversone dalla destra di Aissa Mandi e colpo di testa sul secondo palo a battere Vaclick. Ci ha provato anche qualche minuto dopo con un destro potente da fuori area, ma la palla è uscita di un soffio. Una notte magica, dunque. Un sorriso che gli torna bello evidente sul volto dopo un inizio difficile. Zero i minuti giocati fin qui a causa di un infortunio che lo ha costretto a vedere da fuori le fatiche dei suoi compagni, in difficoltà dopo la splendida stagione dello scorso anno culminata con i 60 punti e il sesto posto. Poi il cambio che lo ha visto entrare al 75′ al posto di Carvalho. Ha lavorato duro Joaquin, troppa la voglia di aiutare la sua squadra nel derby e di vivere una serata come questa.

Anche perché il suo Betis non batteva in casa il Siviglia da ben 12 anni, una vita: “Ma le statistiche sono fatte per essere infrante – ha commentato con un sorriso a fine partita – ho il privilegio di essere cresciuto qui. Lascerò il calcio felice, perché questa gente mi ha dato tutto”. Parole d’amore per uno che il Betis un giorno sogna di comprarlo e di esserne il presidente. Dal lontano 1994 ad oggi. Sempre insieme, mano nella mano. Con qualche interruzione sì, ma i grandi amori alla fine ritornano sempre. L’anno scorso giocò praticamente sempre, 4 gol e 8 assist in 36 partite. ma anche adesso non è stanco di battagliare. Lo sa il Siviglia, lo teme il Milan, prossimo avversario in Europa League. Questo Joaquin non muore mai.