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Berti: “Inter, fuori le palle: Medel l’esempio. Icardi? Il miglior centravanti del mondo”

L’Europa appena persa l’obiettivo principale da centrare. Paradossale l’Inter. Giovedì scorso i nerazzurri sono usciti dall’Europa League, chiudendo un cammino disastroso: incredibile la rimonta da parte dell’Hapoel Beer Sheva. Nulla di nuovo ultimamente dalle parti della Pinetina, dove i risultati non arrivano da inizio stagione. Ora testa al campionato, a caccia di un terzo posto distante otto punti. Di fronte la Fiorentina di Paulo Sousa, che non sta meglio dei nerazzurri. Per i viola qualificazione nel girone praticamente in archivio (potrebbe perdere anche 5 a 0 contro il Qarabağ), ma il giovedì di coppa ha lasciato perplessità e in campionato la zona Europa dista già 5 punti. Vietato sbagliare per entrambe. Il doppio ex Nicola Berti ha già deciso per chi schierarsi:

“Fiorentina? Avversario non facile per l’Inter, ma sono certo che ci sarà una reazione e che stavolta il carattere non mancherà” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport Vincere è diventato un obbligo. E ce la faremo con l’aiuto dei tifosi, che sono fantastici e che non devono perdere la pazienza proprio adesso. Lunedì bisogna suonare tutti la carica”.

In Israele match in pugno fino all’intervallo. Quello che è successo nel secondo tempo è ancora inspiegabile: “Allucinante. Primo tempo ottimo, senza rischiare nulla e giocando un bel calcio. Poi la squadra si è spenta, non ci ha messo grinta, coraggio, determinazione. Leader? Io credo che Medel sia perfetto per questo compito. In alcune situazioni sono stato con loro. E Gary è uno che ti mette a posto solo con uno sguardo”.

A caccia di un nuovo leader: “Icardi? Mauro è il centravanti più forte del mondo, ma non credo che sia il tipo giusto per scuotere i suoi nei momenti di difficoltà. Deve alzare la voce Miranda. Uno che fa il capitano nel Brasile deve guidare i compagni. Anche per la posizione che occupa in campo. Io credo ancora nella Champions League, sono certo che ad aprile l’Inter sarà al terzo posto. E davanti al Milan. Abbiamo l’attaccante più forte e un centrocampo pieno di qualità e con varie soluzioni tecniche e tattiche”.

Berti chiude l’intervista con ottimismo: “I giocatori devono tirare fuori le palle, parlarsi di più nei momenti difficili, non perdere la calma, capire che stanno giocando per una maglia storica. Forse non già dalla partita contro la fiorentina, ma sono convinto che una volta che avrà aggiustato la fase difensiva Pioli riporterà in alto la squadra. E’ stato anche sfigato, perché aveva azzeccato la mossa di abbassare Medel, che in quel ruolo è sempre il migliore con il Cile. Però Gary si è fatto male. Con lui in campo, nel derby il Milan non aveva creato nulla”.