Bernardeschi, gol sotto gli occhi di Mirabelli (e Ausilio stravede per lui). Ma al Franchi passa il PAOK
Gli occhi erano tutti puntati su di lui. E non ha deluso le attese. Federico Bernardeschi, gol e prestazione da leader contro il PAOK in una Fiorentina che in Europa League insolitamente fa fatica e perde 3-2 contro i greci in casa. Dopo 20 minuti era già sotto 0-2, poi è salito in cattedra lui, il numero 10 di Carrara: prima colpisce traversa e palo con un tiro da fuori area, poi segna il gol che dà la scossa alla squadra di Sousa dopo una partenza veramente troppo difficile. Corre, dribbla, segna, manda i compagni in porta. Solo applausi dal Franchi, lui in campo brilla sotto gli occhi di Mirabelli che lo osserva da vicino dalla tribuna. L’uomo che dopo il closing diventerà il ds del Milan prende appunti, la pagella non può che essere da numero 10. Positiva, ottima. Ma se potesse esserci, anche il ds dell’Inter, Piero Ausilio, sarebbe in tribuna al fianco dell’ex collaboratore pronto a passare dall’altra parte di San Siro. L’Inter gioca in Israele e allora la concentrazione è al campo, ma il ds nerazzurro stravede per Bernardeschi e lo segue da tempo. Un derby di mercato in arrivo? Probabile, anche se le due milanesi non sono le uniche che lo vorrebbero. Dall’Inghilterra alla Spagna, tutte sulle orme di Bernardeschi. Che per adesso dribbla anche il rumore intorno a lui. E le parole di Paulo Sousa alla vigilia della sfida contro il PAOK di rumore ne hanno fatto eccome. In città e non solo. “Per come conosco il calcio, il talento di Bernardeschi lo porterà in società con ambizioni diverse” aveva detto il portoghese. Apriti cielo. “Avevano un altro significato e faremo di tutto per trattenerlo”, assicura Corvino nel pre-partita. Ma il rumore resta e qualche polemica pure. Concetto giusto, tempismo sbagliato? Chissà. Intanto Bernardeschi risponde sul campo. Da numero 10. Gol sotto gli occhi del Milan che verrà… senza dimenticare la stima di Ausilio. La Fiorentina esce sconfitta, lui meno. Gli unici applausi di serata sono tutti per lui.