Benevento, a te Remy: il bomber che voleva fare il pompiere
“Da piccolo volevo fare il pompiere”. Sognava di spegnere le fiamme, oggi ha riacceso l’entusiasmo di Benevento in Serie A. Loïc Remy, attaccante 33enne prelevato dal Lille, è il primo acquisto del presidente Vigorito.
Centravanti esperto e prolifico, la cui carriera è iniziata per caso. “Non mi interessava il calcio. Ho iniziato solo perché ci giocavano alcuni miei amici". Da allora il pallone è diventato un punto fisso. “Vivo per questo sport. È tutto per me”.
Scopriamo Remy
Cresciuto nel settore giovanile del Lione, Rémy si mette in mostra in Costa Azzurra con la maglia del Nizza. La sua media gol è impressionante, poco al di sotto di una rete ogni due partite, così attira le attenzioni del Marsiglia di Didier Deschamps, oggi c.t. della Francia. “È un giovane di prospettiva – dirà di lui – Ha la capacità, non comune, di combinare velocità e potenza”. 15 gol nella prima stagione, 12 nella seconda.
Nel 2013 Rémy attraversa la Manica e sbarca in Premier League. Segna ma non evita la retrocessione al suo QPR, rinasce nel Newcastle (14 gol nel 2013/24) e, infine, accetta un ruolo da comprimario al Chelsea. “Se Mourinho ti chiama, non puoi dire di no. Tanti lo criticano, ma è un grande”.
Campione d'Inghilterra
Il titolare di quella squadra è Diego Costa. “Il mister mi faceva comunque sentire importante. Diverse volte sono stato sul punto di essere ceduto ma lui ha voluto che restassi. Credeva in me”. Come quella volta contro il Manchester City. “Alla vigilia mi disse che sarei stato il titolare. Ripagai la fiducia con un gol”. 12 in due anni, tra le varie competizioni. 7 solo nella Premier League 2014/15, vinta appunto dal Chelsea.
Nel 2018, dopo le sfortunate parentesi con Crystal Palace, Las Palmas e Getafe (7 gol in totale), Rémy torna in patria e firma con il Lille. “Non sono qui per essere una stella”. Obiettivo rinascita. Con determinazione e umiltà. “Aiuterò i più giovani a crescere. Ma non voglio un ruolo da leader. C’è José Fonte per questo”.
Gol e umiltà
L’aria dell’Alta Francia gli fa bene (7 gol e 30 presenze in Nazionale). Alla prima stagione contribuisce alla conquista del secondo posto e della qualificazione alla Champions League con 7 reti. “Dammi una chance, anche non da titolare, e proverò a far gol”. L’anno successivo altre 7 marcature. Anche se il campionato si conclude anzitempo, causa Covid-19.
In scadenza con il Lille, Rémy attira le attenzioni di diversi club. Nonostante le parole di miele del suo mister, Christophe Galtier, e i tentativi della società di farlo rimanere, decide di andarsene. La proposta di estensione del contratto di due anni (con opzione per il terzo) non è bastata. “Benevento è la scelta migliore per me. Sono qui per i consigli di Sagna”. Uno dei grandi nomi portati in Campania dal presidente Vigorito, intenzionato a regalare alla piazza anche Glik e Schürrle. “Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura”. E di segnare anche in Serie A.
di Davide Amato