Questo sito contribuisce all'audience di

Bazoer: “Il Milan mi voleva, ma non ho rimpianti. Reijnders da Premier”

Da grande promessa del calcio all’interesse del Milan: Riechedly Bazoer si è raccontato a gianlucadimarzio.com

Da uomo mercato e grande promessa del calcio olandese e mondiale al… dimenticatoio. A volte la vita di un calciatore può cambiare in fretta. Ed è quello che è successo a Riechedly Bazoer, ex enfant prodige del calcio olandese, un tempo ricercato dalle più grandi squadre al mondo. La sua traiettoria e parabola discendente è però di quelle che spaventano.

Titolare nell’Ajax e nel giro della nazionale olandese a soli 18 anni, oggi è sparito dal grande giro e gioca nell’AZ Alkmaar, squadra di tutto rispetto che milita nell’Eredivisie, ma con standard lontani anni luce rispetto a quello che la sua carriera sembrava promettere. Dal Barcellona di Leo Messi e Neymar al nuovo Man City targato Pep Guardiola passando per il grande Chelsea, c’era la fila per acquistarlo. “E mi volevano pure Milan e Juve, ci ha raccontato il centrocampista difensivo ai microfoni di gianlucadimarzio.com sabato sera al termine di PSV-AZ Alkmaar. “Ma io non ho rimpianti, oggi sono un uomo felice”, ha concluso l’ormai 27enne.  

bazoer-az-alkmaar-imago-gpo.jpg

Da centrocampista a difensore: come Desailly e Koeman

A cambiare negli anni non è stato solo il suo status da ‘futuro crack’ del calcio mondiale, ma anche il ruolo. Così come Ronald Koeman, Lothar Matthäus, Marcel Desailly, Fernando Hierro e Javier Mascherano anche Bazoer nasce centrocampista, ma oggi vesti i panni del centrale di difesa. Lui ci ha detto: “All’Ajax ero sia centrocampista difensivo che mezzala offensiva. Ma al Vitesse Arnhem (dove Bazoer gioca dal 2019 al 2022 n.d.r) mi hanno convertito al ruolo di centrale in una difesa a tre. Da questa stagione ricopro questo ruolo anche all’AZ. Grazie alle mie qualità palla al piede mi trovo molto a mio agio in questa posizione.” E grazie alla sua lettura del gioco sa “quando c’è da difendere”. Ha poi proseguito: “Il Mister mi ha dato questo ruolo e continuerò a dare il mio meglio.” 

schiavone-bazoer-ok-gpo.jpg

Bazoer aveva appena 18 anni, un mese e 24 giorni quando Frank de Boer, allenatore dell’Ajax all’epoca, lo lanciò in una partita di campionato olandese contro il Willem II. E vestire la maglia di un club vincente come quella dei lancieri di Amsterdam dove prima di lui hanno fatto la storia Johan Cruijff, Marco van Basten e Zlatan Ibrahimovic non è per tutti. Ma guai a parlare di troppa pressione. I riflettori nulla hanno a che vedere con il declino. E Bazoer ha proseguito: “Non era difficile perché avevo tanti giocatori forti intorno a me. Mister Frank De Boer poi è stato importante per me, mi ha aiutato molto e mi ha dato tanta fiducia. Ammetto che all’inizio, sopratutto nelle prime partite ero un pò nervoso (ride n.d.r) ma poi sono entrato in sintonia con me stesso e fu un periodo bellissimo. Giocare nell’Ajax a quell’età non è stata dura per niente.

“Wolfsburg? Niente rimpianti, rifarei quella scelta”

Nonostante l’interesse di tantissimi club blasonati, Bazoer nel gennaio 2017 spiazzò tutti scegliendo il Wolfsburg e la Bundesliga. Da lì, il declino è stato lento e inesorabile. E ci sono voluti anni prima che si rilanciasse in patria dopo l’esperienza negativa in Germania prima e al Porto poi. In Portogallo è stato anche escluso dal gruppo da Sergio Conceiçao per motivi disciplinari.

 

conceicao-porto-screen-gpo.jpg

Alla domanda se rifarebbe la scelta di andare nel club della Volkswagen, Bazoer ha detto: “Penso di sì perché sono uno che nella vita non rimpiange mai le scelte che fa. Era l’ora di lasciare l’Olanda e poi la Germania mi ha migliorato come calciatore. Se oggi sono il giocatore che sono è anche grazie a quell’esperienza in Bundesliga.”

“L’interesse di Guardiola? Non sapevo nulla”

Bazoer, con un sorriso, poi dribbla le voci di un presunto interesse di Pep Guardiola all’epoca.

 

guardiola_image_gpo.jpg

Un flirt che non si è mai trasformato in matrimonio e per evitare la malinconia dovuta ai rimpianti, l’ex Ajax ci ha detto: “Guardiola mi voleva? Non sapevo niente ed è la prima volta che qualcuno me l’ha raccontato…”. Ma poi ammette: “Da tanto tempo Pep Guardiola è uno dei più grandi allenatori al mondo e sono onorato di sapere che gli piaceva il mio profilo. Ma è il passato, parliamo di 6-7 anni fa…”

“Il Milan mi voleva, sarebbe stato bello. Ma non ho rimpianti”

Bazoer ci ha poi confermato che il Milan avrebbe fatto carte false per prenderlo.“Quando ero all’Ajax e decisi di andarmene c’erano tanti club a volermi, tra questi il Milan ma anche la Juventus. Però anche qui parliamo di 7-8 anni fa.”

Il club rossonero ha sempre avuto un rapporto d’amore con l’Olanda. Dal trio delle meraviglie Van Basten, Gullit, Rijkaard a fine anni Ottanta passando per Clarence Seedorf, Mark van Bommel, Nigel De Jong e Tijjani Reijnders, gli olandesi in rossonero hanno fatto la storia. Alla domanda se gli avrebbe fatto piacere indossare la gloriosa maglia rossonera, Bazoer ha detto: “Certo, mi sarebbe piaciuto molto perché il Milan è un club gigante. E poi tanti olandesi hanno vestito quella maglia. L’ultimo a fare quel grande passo è stato Tijjani Reijnders. Ma ho zero rimpianti.”

“Reijnders? Ha tutto per la Premier League”

Bazoer ha speso parole al miele per il centrocampista rossonero. I due sono stati compagni all’AZ Alkmaar nella stagione 2022/2023. Ha detto: “Ho giocato un solo anno con lui e vedo che sta facendo bene al Milan. Tijjani è un bel giocatore e l’ha dimostrato sia all”Alkmaar che in Italia. È un centrocampista fortissimo, con caratteristiche da box to box. Sa difendere, fa gol e poi corre tantissimo. È il profilo ideale per l’AC Milan. Dimostrò le sue qualità in Conference League, segnando a Londra contro il West Ham. E se in questo tipo di partite fai bene, poi le grandi europee si interessano a te. Essendo un centrocampista moderno con qualità da box to box e dal gol facile io credo che Reijnders abbia tutto per la Premier League. A quale allenatore non piacerebbe un giocatore come lui?”

 

reijnders-milan-image-gpo-min.jpg

Bazoer era un predestinato che doveva fare la storia del calcio olandese e magari anche del Milan. Ma poi le cose si sono messe in un altro modo. Ma indipendentemente da come si concluderà la sua carriera, il lieto fine è già scritto. Bazoer oggi ha fatto pace con il passato. “Nella vita non bisogna mai avere rimpianti, tutto accade per una ragione. Oggi sono all’Alkmaar dove sono molto felice, qui mi sento davvero bene”.

Nessuno conosce il proprio futuro, ma l’età è dalla sua parte e chissà che magari un giorno non rimedierà al tempo perduto, magari proprio in Serie A. Bazoer conclude: “Ho soli 27 anni, vediamo quello che succederà…”

A cura di Alessandro Schiavone