Bayern, Coman: “L’assist per Muller contro la Juve? Il momento più bello della mia carriera
Alla vigilia della semifinale di andata di Champions League che vedrà di fronte, domani sera al ‘Calderon’, Atletico Madrid e Bayern Monaco, l’ala destra bavarese Kingsley Coman, in un’intervista rilasciata al Guardian, ha ricordato in maniera particolare l’ottavo di finale giocato contro la sua ex squadra, la Juventus. “La partita contro i bianconeri era speciale per me. Dalla panchina sapevo che era molto difficile per il Bayern al cospetto dei miei vecchi compagni della Juventus. Quando sono entrato, però, non ho pensato più all’amicizia, contava solo giocare bene per il Bayern, non avevo nulla da dimostrare. La Juventus mi aveva visto negli allenamenti e in una quindicina di partite, conosceva le mie qualità. La differenza principale è lo stile di gioco del Bayern che si addice di più a me, qui posso mostrare di più le mie qualità rispetto a quanto succedeva a Torino. Sono entrato con il Bayern sotto nel punteggio e non era facile, ma nel calcio tutto è possibile, basta crederci e ho dato tutto quello che avevo”.
L’esterno francese classe ’96 si tiene stretto il suo ricordo più bello… “L’assist per Müller è stato il momento più bello della mia carriera da calciatore professionista. Il mio gol ai supplementari, il secondo più bello”. E su Guardiola e Ancelotti, allenatori del Bayern tra presente e futuro, dice la sua: “Carlo Ancelotti mi ha fatto debuttare ai tempi del PSG, quindi per me va bene che arrivi ed è un bene anche per il club. Ovviamente all’inizio sarà difficile, Pep Guardiola per me è uno dei migliori allenatori al mondo, se non il migliore in assoluto”.
Infine Coman ripercorre la sua amicizia con Paul Pogba, francese come lui: “Quando giochi con Paul apprezzi ancora di più le sue qualità in campo e fuori, automaticamente ti ritrovi a dare di più, anche quando perdi un pallone ti impegni ancora di più per riconquistarlo per Pogba. E la stessa cosa accade quando giochi contro di lui: se c’è un pallone tra me e Pogba ci vado più deciso che contro ogni altro giocatore. Perché? Per il semplice motivo che se dovessi perdere un duello con lui, mi prenderebbe in giro”.