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Bayern, c’è Hummels dopo Götze e Lewandowski?

In principio furono Helmer e Frings, prima di Götze e Lewandowski. Ora, potrebbe essere arrivato il turno di Mats Hummels, di compiere il fatidico passaggio dal Borussia Dortmund al Bayern. Un cambio che sarebbe anche un ritorno, in quella Säbener Straße in cui l’attuale capitano del BVB si è allenato fino ai 19 anni (con una manciata di minuti in Bundesliga). Cresciuto e lasciato partire, come uno qualunque, diventato poi campione del mondo con la Germania e uno dei più desiderati giocatori d’Europa.

Il comunicato diramato dal Borussia parla chiaro: Mats vuole lasciare il club e ripartire da Monaco, con qualche stimolo e obiettivo in più. Il tira e molla per il rinnovo si è chiuso in un nulla di fatto, ora la palla passa a chi l’offerta deve formularla. Difficile un nuovo caso-Lewandowski, partito a zero perchè in scadenza di contratto. Il BVB si è cautelato anticipando i tempi e – tra le righe – è chiaro che esiga anche una grossa somma di denaro, nonostante il contratto del 28enne di Bergisch Gladbach scada nel 2017, ovvero tra un anno. Come espresso nella nota ufficiale, ancora nessuna offerta è arrivata al tavolo della società giallonera.

Questa volta, come nel caso di Götze ma con tempistiche e modi differenti – l’acquisto del Wunderkind tedesco era infatti stato annunciato ad aprile, prima della finale di Champions tra BVB e Bayern, e aveva mandato su tutte le furie tifosi e addetti ai lavori – i bavaresi dovranno davvero convincere il Borussia, per chiare ragioni la più diretta rivale in Germania. E, perchè no, le basi per quello che potrebbe essere uno degli affari più costosi della storia della club (record che appartiene a Javi Martinez, ex Athletic Bilbao pagato 40 milioni) sembrano esserci tutte, a meno di inaspettati ma non per questo impossibili dietrofront.

Lato Dortmund, tanta è la delusione ma minore la rabbia rispetto ai due rumorosi ‘furti’ delle passate stagioni. “Possiamo sostituire qualsiasi giocatore”, aveva detto Joachim Watzke in settimana. Forse,  il nodo della questione gira proprio intorno a questo concetto: il BVB può permettersi vendere perchè negli ultimi anni è stato capace di acquistare, programmare e riprogrammare. Senza paura ne romanticismi. E il possibile addio di Hummels, capitano da una stagione e simbolo della rinascita dal 2008 a oggi, non sembra spaventare così tanto. Dovesse arrivare quella fatidica “valida offerta”, la società giallonera avrebbe tempo e denaro per reinvestire e magari insediare di nuovo il Bayern nella prossima stagione, a caccia di un Meisterschale che avrebbe valore ancora più grande.