Barzagli: “Combatteremo per far male alla Spagna. Morata? In campo non ho amici”
Mancano due giorni, ma l’adrenalina è già alle stelle. Italia-Spagna si gioca anche in conferenza stampa, davanti ai microfoni dei tanti giornalisti pronti ad analizzare le mille sfaccettature di un match che da sempre regala emozioni uniche. Andrea Barzagli, leader della difesa di Antonio Conte, ha aperto il sipario sull’ottavo di finale di lunedì pomeriggio: “Ci stiamo preparando per questa grande partita, c’è lo spirito giusto e mi sembra che siamo ad un bel punto. L’assenza di Candreva? Ci dispiace molto, è normale. Sappiamo quello che poteva darci, ha fatto benissimo nelle prime due partite, ma siamo in ventitré e ci saranno i sostituti giusti che non lo faranno rimpiangere. E’ normale che il percolo della squalifica per molti è alto, ma sinceramente non ci sta pensando nessuno.
Ci scherziamo, perché abbiamo anche due portieri diffidati su tre, cosa veramente strana. C’è grande fiducia in tutto il gruppo, questa è la nostra forza. Morata? In campo non ci sono amici, personalmente faccio anche fatica a salutare delle persone prima della partita. Conosciamo le qualità di Alvaro, ma dobbiamo tenere conto anche di altri calciatori. Li stiamo studiando, li abbiamo affrontati diverse volte e ci stiamo preparando al meglio. Ho un po’ di timore della Spagna, gli attestati non mi piacciono molto, dobbiamo concentrarci sulla partita. Non partiamo spacciati, per nessuno è così. Siamo partiti nello scetticismo generale, non eravamo favoriti e non lo siamo nemmeno adesso, ma abbiamo conquistato molti tifosi. Ci fa piacere che la gente possa essersi riavvicinata.
Sono cresciuto, maturato, migliorato. Anche quest’anno ho avuto sempre voglia di migliorarmi. Quando inizi a giocare in grandi squadre e vinci, ti viene questa voglia. Dopo il primo scudetto con la Juventus ho trascorso l’intera estate a pensare alla stagione successiva, non mi era mai capitato. A trentacinque anni mi ritengo anche alla pari dei ventenni, per cui non vedo perché non posso stare ad alti livelli. Questo gruppo è fantastico, forse siamo brutti, sporchi, ma combatteremo per fargli male. La bestia nera? Bisognerebbe ammazzarla. Stiamo studiando la Spagna, ma in fin dei conti in campo contano i duelli e saranno i particolari a fare la differenza.
Al futuro non ho pensato, non è un problema per la persona che sono. Se dovessi lasciare non dovrà far rumore, certe cose non le vado a cercare. Dal primo giorno di ritiro ho pensato a fare un grande Europeo, tutt’ora sono concentrato su questo ottavo di finale. Il miglior giocatore della Spagna? Sicuramente Iniesta, non ci sono dubbi. L’eventualità dei rigori? Siamo pronti anche a questa evenienza, li stiamo provando un po’ tutti, vedendo anche brutte scene. Il problema del rigore è che poi in partita è diverso rispetto all’allenamento. Dal 2006 una cosa è rimasta, avere la forza di un gruppo affiatato. In questi anni c’è stato, ma non così.
Il compleanno di Zaza? Gli ho fatto gli auguri ieri sera a mezzanotte e due minuti, avrebbe voluto la torta, ma gli abbiamo detto che era meglio di no. Lo spirito non ci manca, se lo mettiamo in campo possiamo fare un grande quarto di finale”.