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Bartra: “L’attentato è stato il momento più brutto della mia vita, ora però sto tornando a vivere grazie alle cose che amo”

Sembrava una serata come tante: adrenalina per l’imminente
partita, chiacchiere con i compagni di squadra, il tragitto col bus fino allo
stadio. Poi l’esplosione e l’incredulità, l’incertezza di non sapere quello che
stava accadendo. E’ quello che è successo al Borussia Dortmund martedì scorso,
prima della gara di Champions League contro il Monaco. Due ordigni esplosivi
nei pressi del pullman giallonero hanno messo a repentaglio la vita dei
giocatori della squadra tedesca. Fortunatamente la maggior parte di loro ne è
uscita illesa. L’unico ferito è stato Marc Bartra, che attraverso una
commovente lettera pubblicata sul suo profilo Instagram ha ripercorso quei
tragici momenti: “Oggi in ospedale ho ricevuto la visita delle persone che più
di tutte mi fanno felice al mondo. Loro sono tutto per me, la ragione per la
quale lotto e supero ogni ostacolo. Anche quello di martedì, che è stato il
momento più brutto della mia vita e che non auguro a nessuno al mondo
. Il
dolore, il panico e l’incertezza di non sapere quello che stava succedendo, né
quanto sarebbe durato… sono stati i 15 minuti più lunghi e duri della mia
vita. Ma voglio dirvi che lo shock sta diminuendo giorno dopo giorno e
contemporaneamente sta aumentando la voglia di vivere, lottare, lavorare,
ridere, piangere, sentire, volere, credere, giocare, allenare, difendere. Aumenta
la voglia di annusare l’erba del campo da gioco come faccio sempre prima di
ogni partita per motivarm
i. Cresce la voglia di vedere gli spalti pieni della
gente che ama la nostra professione, gente buona che vuole solo provare
emozioni che noi possiamo dargli. Che vuole per un momento dimenticarsi di
questo pazzo mondo in cui viviamo”.