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Bari, Giancaspro in versione pompiere: “Restiamo uniti, è questa la nostra forza”

“Evitare
facili entusiasmi e ogni tipo di polemica che possa ledere alla
serenità della squadra e della società, oggi nulla può essere dato di
scontato. Tranne il fatto che con l’ultima campagna acquisti il Bari ha
consolidato il proprio patrimonio di calciatori di proprietà e ha già
uno zoccolo duro per il futuro”. Il presidente della Fc Bari 1908 Cosmo Giancaspro
assume i ruoli del pompiere per calmare le acque in casa biancorossa, a
cinque giorni dalla rovinosa sconfitta per 4-0 rimediata a Trapani da
Micai e compagni, che ha determinato la discesa della formazione
allenata da Stefano Colantuono (“Lo ringrazio per la capacità di trovare
soluzioni in un momento in cui non era semplice amalgamare tanti nuovi
arrivi” lo esalta Giancaspro) in sesta posizione nella classifica di
serie B. “Non ci sono mele marce nello spogliatoio, che lo si capisca“.
Calma e sangue freddo, senza giocare “mai più da primi della classe”:
queste le richieste del patron biancorosso. “C’è grande equilibrio in
classifica, almeno fino a fine aprile nessun verdetto sarà ufficiale. A
fine 2016 si celebrava già un Verona in serie A, per esempio, e ora sono
terzi: le dinamiche del campionato sono sotto gli occhi di tutti”.
Quello del numero 1 di Strada Torrebella è un messaggio volto alla
coesione: “Abbiamo
un’opportunità, quella di giostrare una rosa completa e competitiva che
mai avrei immaginato di avere quando ho rilevato il club nello scorso
giugno
. Avevamo tanti calciatori in uscita per fine contratto o fine
prestito, e con il direttore sportivo Sogliano abbiamo condotto una
sagace campagna di rafforzamento del club. Non basta avere ottimi
calciatori in campo, ma occorre un sistema societario solido intorno”.

Cinque
anni: questo era stato il tempo massimo entro il quale l’azienda Bari
sarebbe giunto a consolidamento secondo il presidente, stando ai dettami
della scorsa estate. Una linea che prosegue secondo i piani: “Dopo la
retrocessione in serie B, nella stagione 2010/2011, l’azienda Bari aveva
iniziato a sfaldarsi, deprezzandosi e dando vita a una serie di
campionati di media classifica. Entro tre anni conto di porre le basi
più solide per ambire alla serie A”. Sogno, ma non necessità: “La promozione è un obiettivo a medio termine, ora abbiamo un ottimo organico ma ci sono tanti avversari validi.
E soprattutto giocano con una rosa che in buona parte sta insieme da
anni”. Spirito di gruppo: quello che il Bari cerca di creare oggi. Con
33 punti a disposizione, da inseguire con “piedi per terra e senza
facili entusiasmi”. Un concetto che il presidente biancorosso ripete ben
4 volte in 30 minuti davanti a telecamere e microfoni. “Non siamo in un
campionato che ci appartiene: siamo da A, ma ci troviamo in B”
chiarisce Giancaspro con una citazione di matarresiana memoria. I
passi per la soluzione della querelle-stadio sono in corso, ma nelle
ultime settimane hanno ceduto il passo alle dinamiche legate
all’elezione del nuovo presidente di Lega B: “Sono circolati tanti nomi,
ma fondamentalmente non c’è coesione intorno a nessuna di queste
candidature-ammette Giancaspro a denti stretti-Lotito? Ha
caldeggiato la propria candidatura, ma anche il suo nome ha spaccato
l’opinione pubblica. Se lo voterei? Per me la persona è relativa,
contano le competenze: al di là di Lotito e Andrea Abodi, non vedo altre
figure che sin qui abbiano avuto il coraggio di parlare in assemblea.
Sono due persone con idee di cambiamento valide”.

Quello
di Trapani per Giancaspro è stato un crollo “psicologico”, maturato da
parte di un gruppo che “ha dato tutto per raggiungere la vittoria”. La
necessità della piazza ora? “Una critica costruttiva”. La difesa della
rosa è una priorità nelle parole del numero 1 del Bari: “Spesso si parla
dei calciatori come una categoria di persone viziate, ma hanno tutti
un’anima. Sanno di essere dei lavoratori privilegiati, ma nessuno deve
mettere in discussione la professionalità dei nostri giocatori”. Famiglia è la parola d’ordine dalle parti di Strada Torrebella, un ambiente da creare anche grazie al sostegno dei tifosi:
“Hanno dato una grande prova di maturità, hanno capito il momento della
squadra e sanno anche loro che ora ci attendono 11 finali”. Il punto di
ripartenza è tracciato: “Credo che a Benevento abbiamo dato la prova di
cosa vuol dire essere un gruppo: è stata la migliore prestazione di
stagione”. Il campo, appunto: quello dove il Bari sarà di scena nel fine
settimana. Domenica
sera al San Nicola arriverà il Novara, in quella che tanti hanno
dipinto come la “rivincita” dei quarti di finale playoff persi in casa
nella scorsa stagione
: “Non sarà un impegno semplice, considerando
anche le tante assenze che avremo tra Nazionali e infortuni-ammette
Giancaspro-ma serve equilibrio: mi auguro che i ragazzi ritrovino
serenità, non mi ero illuso dopo la vittoria contro il Frosinone, non mi
deprimo ora. Ho parlato con la squadra e c’è grande compattezza. Non
c’è bisogno di preoccuparsi”.