20 giorni per cambiare il Genoa: Gilardino e la conferma nella notte di Bari
10 punti in quattro partite per l’allenatore. E Martinez è prodigioso su Salcedo
La notte da record del San Nicola – 48.877 spettatori sugli spalti, dato più alto degli ultimi otto anni in Serie B – termina con gli applausi per il Bari e i tre punti nelle tasche del Genoa, sostenuto in Puglia da 344 tifosi. L’1-2 che archivia il 2022 del campionato e fa da spartiacque nella lotta per il terzo posto, ora detenuto in solitaria dai rossoblù, vale il quarto risultato utile su altrettante panchine per Alberto Gilardino. Che a fine partita offrirà un manifesto delle sue intenzioni per il futuro: “Voglio allenare fortemente questa squadra”. Parola di chi si è seduto in panchina il 6 dicembre ad interim e in 20 giorni ha conquistato 10 punti, portato la squadra sul podio “da campioni del mondo” della B (guidato da Grosso con il Frosinone e con il secondo posto della Reggina di Inzaghi).
Puscas-gol con Gilardino: seconda gioia a Bari
Dopo il Sudtirol e il Frosinone, il Genoa di Gilardino porta a casa tre punti anche contro il Bari, con un fatturato completato dal pareggio di Ascoli. Lo fa in una serata che è sintesi perfetta di esperienza e capacità di stare sul pezzo nei momenti clou. Se Gudmundsson, autore del 2-1 con un destro di controbalzo sugli sviluppi di un calcio di punizione, rappresenta un elemento di continuità con l’avvio di stagione, Puscas è uno dei volti in copertina nel “nuovo” Genoa. Decisivo contro il Sudtirol, a segno dopo 100 secondi in quel San Nicola che aveva conosciuto giovanissimo da giocatore del Bari. Due gol nelle ultime quattro presenze, zero nelle prime otto con Blessin al timone. Gila lo ha scelto, tenendo Coda in panchina, ma avrà messaggi di stima per tutto il gruppo al fischio finale: “Faccio i complimenti a chi ha giocato e a chi non lo ha fatto e ha sostenuto la squadra dalla panchina”.
I guantoni di Martinez
Sms che arriva anche a Josep Martinez. Portiere spagnolo acquistato dal Lipsia in estate, finito in panchina e ripescato per l’influenza che ha lasciato in Liguria Semper. Semplicemente determinante al minuto 93. Cross di Bellomo, colpo di testa da due metri di Salcedo – ex della partita, baby esordiente in A proprio con il Genoa – e pallone inchiodato sulla linea. Urlo in gola strozzato a oltre 48mila tifosi del Bari. “Vincere qui non sarà semplice per nessuno – è il post it finale di Gilardino – siamo stati bravi a sfruttare le occasioni e a creare i presupposti per far ancora meglio. Ora c’è la sosta e bisogna recuperare. Il nostro campionato passa da partita a partita”. Quella di Bari ha permesso anche un aggancio simbolico: 19 i punti del Genoa fuori casa, gli stessi dei biancorossi e della Reggina in cima a questa speciale graduatoria.
Bari, il 2023 ripartirà dalla certezza Cheddira
Step by step. Il cammino fatto anche da Walid Cheddira. Che era tra i volti più attesi della notte del San Nicola. Difficile immaginare il contrario quando diventi il primo giocatore della storia del Bari a giocare nei quarti di finale del Mondiale. L’attaccante originario di Loreto – dalle Marche è arrivata anche una delegazione di tifosi con maglie del Bari e del Marocco per seguirlo – ha riannodato il filo con il passato. Gol in spaccata per il pareggio, che lo riporta in solitaria in vetta alla classifica cannonieri della B con 10 centri, tanti spunti che hanno costretto la difesa del Genoa a triplicare la marcatura nei suoi confronti e quell’esultanza rispolverata al San Nicola a quasi tre mesi dall’ultima volta (Bari-Brescia 6-2 dell’1 ottobre, fu doppietta). Il Bari del 2023 ripartirà da lui. E dalla voglia di andare oltre la “maledizione” delle notti da record. Contro Ascoli, Palermo, Ternana e appunto Genoa, quando allo stadio ci sono stati più di 30mila spettatori, Di Cesare e compagni hanno conquistato solo due punti. Prossima chiamata, quella del 14 gennaio quando sarà tempo di un’altra sfida dal sapore di Serie A contro il Parma.