Bari-Cittadella, Sogliano blinda l’ambiente: “Tutti uniti, orgogliosi del nostro cammino”
“Io oggi sono qua per dire che società, squadra e allenatore siamo felici e orgogliosi di andarci a giocare questa partita: è un anno che lavoriamo per questo e speriamo che ce ne siano altre. Sabato pomeriggio ci saranno delle emozioni, ma se fossimo rimasti a casa non le avremmo vissute. Deve essere un giorno bello per i tifosi del Bari”. Non ama le luci dei riflettori, ma quando parla il direttore sportivo del Bari Sean Sogliano non è banale: lo ha fatto a tre giorni da Bari-Cittadella, preliminare playoff in programma sabato pomeriggio al San Nicola, con due risultati su tre a disposizione. A meno di clamorosi slittamenti: “E’ un calcio troppo mediatico, spero che si possa adottare del buon senso e che non ci sia alcuni rinvio, a tre giorni da una partita serve rispetto per una città – replica il ds alle dichiarazioni arrivate da Cittadella – campionato falsato? Affermazioni che fanno sorridere, noi in stagione abbiamo avuto due calci di rigore e ci siamo conquistati tutto sul campo”.
I 67 punti raccolti e il sesto posto sono il punto esclamativo sulla stagione del Bari, la prima su una panchina pro per Fabio Grosso (“Il mister tiene tanto a questa squadra, sta preparando la partita nei minimi dettagli” spiega Sogliano) e Nenè e compagni hanno la possibilità di cancellare le ultime due delusioni maturate nei playoff, con le eliminazioni del 2014 per mano del Latina e del 2016 contro il Novara. Quattro anni fa in campo c’era Cristian Galano: “Nel girone di andata ha avuto una media incredibile – dice Sogliano del calciatore tornato a segno contro il Carpi – forse impossibile da coltivare nell’arco di tutto il campionato. Poi un calciatore è utile anche se non fa gol, soprattutto nella’arco di un campionato così lungo come la Serie B. Galano e Brienza armi in più? L’arma in più è la squadra”. Che non teme pressioni: “Io sono un uomo di calcio e so benissimo che questa è una partita in cui ci sarà pressione, su tutte le componenti. Noi dobbiamo pensare a fare bene quello che sappiamo fare, giocare e fare risultato. Ci sono episodi nelle partite che possono essere giusti o meno, ma l’arbitro sbaglia così come sbaglia un calciatore. Sarà una partita prestigiosa e non voglio pensare a nulla di negativo: in campo ci vanno professionisti, dai calciatori all’arbitro”.
Talmente concentrato sulla partita da allontanare le considerazioni sul contratto (I contratti si fanno, si firmano, si rompono, si stracciano. Ma non è certo oggi che dobbiamo parlarne”) e sui calciatori arrivati in rosa dall’estero, sorpresa del girone di ritorno (Si è parlato tanto di Henderson, Balkovec, Andrada e altri arrivi, sono calciatori importanti ma ora pensiamo solo a Bari-Cittadella: giocare queste partite è bello, poi l’analisi sui singoli la faremo a fine stagione, spero il più tardi possibile”), Sogliano ha elogiato il Cittadella: “E’ una squadra forte, che viene da 3-4 anni con un gruppo che ha fatto della costanza il propri. Sanno benissimo di potersi giocare le proprie carte per andare in Serie A. Loro sono forti, noi pure. Tutte le squadre che sono ai playoff sono squadre forti. Noi siamo consapevoli delle nostre capacità e siamo cresciuti nel tempo. Sono retrocesse squadre che contro di noi hanno fatto ottime partite, questo testimonia gli equilibri”. Che il Bari ha anche provato a cambiare, pagando con qualche pareggio di troppo: “Anche noi siamo stati vicini in alcuni momenti a cambiare gli equilibri della propria classifica: abbiamo mostrato solidità nel macinare risultati positivi e reagire alle difficoltà – le parole di Sogliano – per tutti un risultato che fa cambiare categoria rappresenta una svolta, sotto tanti punti di vista. In caso positivo ci saranno scenari diversi, in caso negativo non c’è niente di cui vergognarsi”.