Bari, (anche) relax a Cavalese tra rafting e lago: le foto
Sveglia alle sette, caschetti e mute indossate e via per le rapide del fiume Avisio e le acque di Masi di Cavalese. Dalla Val di Cembra, campo base del ritiro estivo diviso tra Bedollo e Brusago, alla Val di Fiemme passano circa 30 chilometri: a mutare per i calciatori del Bari è stato il contesto. Dall’esordio vincente in amichevole (4-1) contro i dilettanti del Pinè di ieri pomeriggio, Defendi e compagni sono passati alla canoa. Nel menù di lavoro di mister Roberto Stellone e di circa 20 elementi della rosa- che oggi godevano del primo giorno di riposo dall’avvio dei lavori in Trentino – canyoning e rafting (foto concessa da Foto e Grafica Dolomiti), per un percorso condito da qualche scivolone (i giovanissimi i più “bacchettati” scherzosamente dal gruppo) e da tuffi acrobatici, ma in massima sicurezza. E all’arrivo selfie e gavettoni per tutti. Nel pomeriggio bici e lago hanno catalizzato l’attenzione della squadra, attesa domenica 24 dal secondo test stagionale contro il Trento.
Sorrisi e pacche sulle spalle per una mattinata voluta dall’allenatore biancorosso, finalizzata a staccare la spina per qualche ora e compattare una rosa nella quale ci sono sin qui solo due volti nuovi (Moras e Fedato). Diverse sono le coppie consolidate nelle stanze dell’hotel di Brusago – dal quale è invece andato via il portiere Guarna, al passo di addio in direzione Foggia- e in campo, accomunate da amicizie e ruoli in comune (i centrali difensivi Tonucci e Di Cesare, le punte Maniero e De Luca, spesso protagonisti di video a suon di “morra” al baby Scalera, passando per i greci Moras e Gentsoglou e gli amici inseparabili Romizi e Sabelli): il nuovo Bari nasce anche lungo queste direttrici. Unità e sorrisi, dentro e fuori dal campo. Per riscattare l’amara eliminazione dai quarti di finale dei playoff contro il Novara dello scorso maggio.
Luca Guerra