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Il Camp Nou centro di vaccinazione, Koeman: “Dobbiamo aiutare”

Vaccinare quante più persone nel minor tempo possibile è ormai il mantra di svariati governi nel mondo. Non fa eccezione la Spagna, dove il governo catalano sta pensando al Camp Nou come centro di vaccinazione massivo per il momento in cui le fiale saranno disponibili per il grosso della popolazione. 

L’intenzione l’ha annunciata pubblicamente il segretario alla Sanità Publica Catalana, Josep Maria Argimon, a Catalunya Radio, sottolineando che come centri di vaccinazione “ci interessano spazi emblematici come il Camp Nou e la Sagrada Familia


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La conferma autorevole che questa sia più di una possibilità è arrivata, al meno nelle intenzioni, dall’allenatore del Barcellona, Ronald Koeman. È un tema importante nel mondo e, se possiamo aiutare, dobbiamo aiutare. Sono partitario dell’aiuto dovunque sia possibile”, ha detto in conferenza stampa.

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La scelta del Camp Nou sarebbe avrebbe un valore simbolico, sì, ma anche funzionale. Per questo tipo di somministrazione, infatti, i gestori della sanità locale cercano spazi arieggiati, ampi ed in cui gli accessi possano essere graduali e controllati. In effetti, sembra proprio l’identikit di uno stadio.


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Per adesso, però, la proposta rimane una suggestione. Non solo perché la Spagna non è ancora arrivata a vaccinare una mole così grande di persone, ma anche perché la politica locale dovrà aspettare che le elezioni interne del Barcellona (in programma il 7 marzo) diano al club un presidente con cui essa possa interloquire in maniera ufficiale.