Barcellona che resta al palo (e incrocio), corazón Espanyol! Ecco il racconto del derby
Anno nuovo e musica che cambia: sinfonia comunque armoniosa e piacevole, perché il gioco blaugrana resta il più bello senza discussioni, per distacco. Guardare per innamorarsi: Iniesta delizioso, Neymar imprendibile, Rakitic estetico seppur sottotono. Ma Barça che in questo avvio di 2016… resta al palo. Anzi, all’incrocio del Cornellà, colpito da Leo Messi a metà del primo tempo del derby catalano contro l’Espanyol. Punizione quasi perfetta dell’argentino, quasi. E 14esimo (15 con quello di Suarez poi) legno della squadra di Luis Enrique in 17 giornate di Liga – e siamo a gennaio – le ultime tre (su quattro) punizioni della Pulga sono finite lì. Una maledizione verrebbe da dire.
Calci, contrasti, spintoni. Grinta da derby, solo emozioni in Espanyol-Barcellona. E finale che non t’aspetti, soprattutto dalla squadra che nel 2015 ha segnato 180 gol (record storico) totali. Zero a zero. Dopo sette sconfitte consecutive nei derby, l’Espanyol ferma il Barcellona più forte degli ultimi tempi. Suarez non morde (anzi sì, un palo anche lui) mentre Neymar è più a terra che altro, su di lui quasi sempre fallo. Eleganza e concretezza nella mente (e nei piedi) di Busquets, coordinatore silenzioso di questo Barcellona: il migliore del match. Bene, benissimo la squadra blanquiazul di Caicedo e Asensio: con un corazón davvero grande, così tanto da fermare la qualità infinita del Barcellona degli extraterrestri. Si chiama fútbol anche questo, e se il buongiorno si vede dal mattino… ci divertiremo sicuramente, ancora e ancora.