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La maglia del Psv a Wembley: bambino cacciato dallo stadio in lacrime

Il piccolo Guus di 10 anni non è stato fatto entrare nello stadio di Wembley per colpa della sua maglia del Psv Eindhoven. Ha dovuto seguire assieme alla famiglia la partita in un pub nonostante avesse acquistato il biglietto

Da Eindhoven a Londra, un viaggio di 450 km in famiglia per seguire la propria passione, ma senza lieto fine: e non solo per la sconfitta del Psv arrivata a Wembley contro il Tottenham nei minuti finali di Champions League, ma per l’incredibile sventura del bambino di 10 anni Guus Dansen.

Era partito dall’Olanda con i genitori per vedere la sua squadra in Europa, ma tutti quanti avevano acquistato dei biglietti per le tribune e non per il settore ospiti, visto che questi erano terminati in poco tempo. Nessun problema per l’acquisto, ma per l’ingresso a Wembley. Il ragazzino di 10 anni infatti vestiva maglia e sciarpa del Psv e la sicurezza gli ha negato l’accesso agli spalti.

“Non ho mai visto mio figlio piangere così tanto. Ci hanno cacciato come se fossimo degli hooligans” hanno commentato i genitori del piccolo Guus.

Il padre ha anche aggiunto di aver provato a contrattare con la security del posto, proponendo di far vestire al figlio un’altra maglia, ma non c’è stata la possibilità di far cambiare idea. La famiglia ha così assistito alla partita in un pub nelle vicinanze. E lì Guus ha ricevuto la seconda grossa delusione della sua serata: il Psv in vantaggio che viene rimontato nel secondo tempo, colpa di una doppietta di Kane arrivata al minuto 89 che spegne quasi definitivamente le speranze degli olandesi di avanzare in Champions League.

Era il primo viaggio all’estero della vita sua ed è stato un flop totale. Alla prossima trasferta europea però potrà seguire il suo Psv a Milano, per vedere la partita in casa dell’Inter. Con la speranza che almeno a San Siro lo lascino entrare a prescindere dalla maglia che indosserà.