Balotelli: “Prima del Milan potevo andare alla Juventus. Napoli? Mi piace… ma ora testa a Nizza”
L’amarcord di Mario Balotelli. Italia-Germania per lui non rappresenta una partita come le altre, anche se SuperMario ha provato a negare. In occasione dell’amichevole di lusso di San Siro, l’ex attaccante di Milan e Inter si è presentato in tribuna e non è certo passato inosservato:
“Il mio stadio? No, è di Inter e Milan. Piuttosto è la voglia di vedere dal vivo la Nazionale, mi emoziona sempre. Quando entro in quello stadio mi sembra di sognare. Italia-Germania la mia partita? Contento che tutti ricordino quel mio gol, ma è ora di pensare ad altri traguardi. Ora sono sereno. Per un istintivo come me è meglio non pensare a certe cose. So che quando Mario sta bene gioca sempre. Ventura? Ripeto: aspetto solo il momento giusto. Se il c.t. ancora non mi ha chiamato vuol dire che per ora qualcuno lo merita più di me”.
La scelta di andare in Ligue 1 è stata felice: “Certo. Mi sono preso un rischio non da poco, scendendo di livello. Ma ho avuto la fortuna di scegliere la squadra giusta. Meno pressioni, ovvio. Qualche autografo, niente di più. C’è tanto entusiasmo. Nulla a paragone con il calcio italiano, ma sono belle sensazioni. Il Nizza è davvero un bel gruppo e mi fa piacere aver legato con tutti. Ci sono tanti bravi ragazzi e un grande allenatore. Favré? Sinceramente è stato una scoperta per me. Bravo nella tattica ma anche nella gestione dello spogliatoio. Ma per me il più in gamba avuto resta Mancini: fantastico, gli devo tanto. Al secondo posto metto proprio Favre insieme a Mourinho: il portoghese è bravissimo a caricarti, peccato che a un certo punto abbiamo rotto”.
Con altri allenatori invece il rapporto non è stato certo positivo: “Non Klopp, non ce l’ho con lui. Si è creata una certa situazione a Liverpool, forse doveva avere più pazienza con me. In realtà la delusione maggiore l’ho avuta da Rodgers. Mi divertivo con lui negli allenamenti, ma nei rapporti è stato un disastro. Nostalgia della serie A? Non mi pongo problemi. Certo, il campionato italiano è bellissimo. Ma anche la Premier e la Liga lo sono. Quel che sarà sarà“.
Perle di mercato: “Prima del Milan c’era stata la possibilità di andare alla Juventus, poi non se ne fece nulla. Napoli? Lì vive mia figlia, mi piace. Ma ora ho la testa solo al Nizza. Giuro che se arriviamo primi imparo a guidare l’elicottero e volo sulla Costa Azzurra. Talenti? Si stanno mettendo in luce sia Sarr che Pereira, ma secondo me i più bravi di tutti sono il centrocampista Cyprien e l’attaccante Plea. Con loro mi diverto”. Il derby di Milano è un altro match che non lascia indifferente Mario: “In un modo o nell’altro lo seguirò. Mi auguro vinca lo spettacolo. Tifo Milan da sempre. Ma preferisco non sbilanciarmi. Icardi o Bacca? Con Carlos ho giocato, mi ricordava Inzaghi. Quando cerca la porta non ha eguali. Con Icardi non ho un’esperienza diretta, ma parlano i fatti: è un goleador di razza. Non ho letto il libro, ma ci vuole sempre poco per far arrabbiare i tifosi».
Su Donnarumma: “Davvero lo vuole la Juve? Mah. La sua storia è molto bella, ha debuttato a 16 anni con il Milan, la squadra di cui è tifoso. Non voglio intromettermi, ma secondo me Gigio farebbe bene a restare in rossonero. Montella sta facendo un bel lavoro. Non sarà facile difendere il terzo posto ma questa squadra giovane fa simpatia”. Balo torna sui problemi avuti nel Milan la scorsa stagione: “Non sono stato bene fisicamente. Anzi, colgo l’occasione per ribadirlo: qualche anno fa ho sbagliato per colpa di certi miei atteggiamenti, ma negli ultimi tempi ho pagato essenzialmente determinati problemi fisici. Berlusconi o Moratti? È difficile fare un paragone. Quando ho esordito nell’Inter ero un ragazzino e il presidente mi ha seguito con affetto: non posso che riconoscerglielo. Con Berlusconi ho avuto un rapporto più professionale. A volte ha fatto delle uscite scomode, ma non gli ho mai replicato. Né lo faccio ora”.
In chiusura d’intervista Mario parla di Belotti e Immobile, i suoi rivali per un posto da titolare in Nazionale: “Ciro lo conosciamo tutti bene, mi fa piacere che abbia ritrovato la forma migliore. Per Belotti parlano i fatti: segna tanto e rappresenta una bella realtà. Non voglio precorrere i tempi. Dico solo che tifo Italia. Giovani? Non metterei fretta a nessuno. Piuttosto dico che la Nazionale ha già un punto fermo che tutti ci invidiano: Verratti. Vale Pirlo. Anzi, in certe cose…”.