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Boa, Galliani e il feeling con Berlusconi: Balo al Monza per rilanciarsi

A torso nudo e con un fisico statuario. Lo sguardo fisso nel vuoto, come a guardare un punto lontano: un’esultanza diventata celebre nel giorno più bello della sua carriera. Dici Mario Balotelli e ti viene in mente la doppietta contro la Germania: nel gennaio 2013, Silvio Berlusconi la vedeva così. “Mario? L’ho portato al Milan perché ha fatto piangere i tedeschi”. E chissà che, ancora oggi, il Cavaliere non la pensi allo stesso modo.


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Quasi otto anni dopo il passaggio di Supermario ai rossoneri, le strade dell’ex Premier e del centravanti classe 1990 sono infatti sul punto di ricongiungersi. A partire da lunedì, Mario si allenerà con il Monza di Cristian Brocchi, nono in classifica nel campionato di Serie B. L’obiettivo di Balo è chiaro: dimostrare alla dirigenza che è lui l'uomo giusto per trascinare i biancorossi verso la promozione.

Dal Milan al Monza, dalla Champions alla Serie B, è vero, ma la fame e l'ambizione sono le stesse di sempre. Il progetto dei brianzoli ha colpito Supermario, che si è detto pronto a scendere di categoria pur di far parte dell’ultimo gioiello targato Galliani-Berlusconi.


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Dopo aver preso tempo con il Vasco da Gama, che aveva provato a convincere Mario a iniziare una nuova avventura in Sudamerica, Mario ha fatto ancora una volta una scelta di cuore. Appena 85 chilometri separano infatti Monza dalla “sua” Brescia, Balotelli a Monzello ritroverà pure Brocchi e Kevin Prince Boateng.

IL MIGLIOR MARIO

Con il Milan di Berlusconi, nel 2014, l’attaccante ha ottenuto il miglior score stagionale della sua carriera (18 reti). L’anno prima fece ancora meglio, collezionando 12 gol in appena 13 apparizioni. Quanto al feeling con Brocchi, già nel 2016 non sembrava mancare: delle 7 partite trascorse dall’allenatore sulla panchina dei rossoneri, Mario ne ha saltate due: una per squalifica, l’altra per infortunio. E Boateng? “Un fratello non di sangue”. Mario e Prince hanno giocato insieme per due stagioni, nel 2013-2014 e nel 2015-2016, e sui social hanno sempre palesato il grande affetto che li lega.


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“Chiamatelo matto, chiamatelo arrogante, chiamatelo sopravvalutato. Io dico incredibile come persona e come giocatore. Parola di Kevin Prince, che in occasione del 29esimo compleanno di Balotelli ha postato questo messaggio sui suoi canali social. Vere e proprie parole al miele, un po’ come quelle che Supermario ha speso, nel corso degli anni, per Adriano Galliani: “Un amico – ha detto l’attaccante – prima che un datore di lavoro”. 


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Come dargli torto: Galliani conosce Mario come le sue tasche e negli anni l’ha saputo gestire a suon di… carota e bastone. “Balotelli ha una voglia matta di restare al Milan – spiegava l’ad nell’aprile 2016 -. Per come sta giocando adesso, però, non lo merita affatto. Mi auguro che riuscirà a farci cambiare idea”. A fine stagione Mario avrebbe fatto ritorno al Liverpool per fine prestito, le sue prestazioni non bastarono per convincere i rossoneri a puntare ancora su di lui.

Quattro anni (e tre squadre) più tardi, Mario dovrà ripagare sul campo l'ennesimo attestato di fiducia da parte di Galliani e Berlusconi. Se è vero che alla fine si torna sempre dove si è stati bene, però, non poteva che essere Monza la prossima tappa della carriera di Balotelli. Sconosciuta e tutta da sperimentare, eppure così vicina al cuore di Supermario.


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