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Arias: “Juve, non ti temiamo. La qualificazione dipende da noi”

Schivo, timido e concentrato su ciò che dovrà fare insieme ai suoi compagni mercoledì sera: vincere. Santiago Arias, appassionato di karate e mancata promessa del taekwondo ha concesso un’intervista a al Corriere dello Sport in vista della sfida di Champions tra il suo Atletico Madrid e la Juventus. Ed è proprio dalla partita che aspetta i ragazzi di Simeone che iniziano le risposte del terzino colombiano: “La partita con la Juventus sarà importante e difficile. E’ bello affrontare un club così, ma se siamo arrivati a questo punto della Champions vuol dire che anche noi abbiamo fatto un buon lavoro. Adesso dobbiamo confermare il nostro valore contro una grande avversaria”.

Il sorteggio di Nyon non ha spaventato Arias e compagni, anzi, li ha caricati ancora di più in vista di questo ottavo al Wanda Metropolitano al cardiopalma, con il destino ben stretto tra le proprie mani: “Agli ottavi di Champions arrivano solo le migliori e sapevo che poteva toccarci un’avversaria tosta. Noi però vogliamo vincere e crediamo in noi stessi. Dipenderà dall’Atletico, da come riusciremo a esprimere il nostro potenziale. Possiamo mettere in difficoltà chiunque, anche la Juventus”.

Juventus che arriverà Madrid con un’arma in più rispetto agli anni precedenti, un’arma letale di nome Cristiano Ronaldo. Ma il terzino di Medellin sottolinea l’importanza fondamentale del gruppo: “Per me è sempre la squadra ad essere decisiva, vincerà quella che sarà più concentrata, che dimostrerà di essere forte e di conoscersi meglio. Siamo arrivati ad un punto della stagione dove non si può più sbagliare e non vogliamo più farlo”.

Quasi sempre titolare dopo aver recuperato dall’infortunio, Simeone si fida di Arias e delle sue doti (non per niente è stato nominato migliore giocatore del campionato olandese nella passata stagione). Lui ricambia la fiducia con prestazioni di alto livello. E la tenuta difensiva dell’Atletico è solida: “Il calcio nella Liga è diverso da quello della Eredivisie. Qui c’è più attenzione alla fase difensiva, ma posso comunque spingere come piace a me, anche se meno rispetto allo scorso anno. Con l’aiuto di Simeone, che vuole sempre il 100%, e lo staff tecnico sto imparando molto”.

L’intervista integrale sulle pagine del Corriere dello Sport.