Lo Young Boys vuole stupire contro l’Atalanta: l’ha già fatto con lo United
Alla seconda giornata del girone di qualificazione di Champions, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini affronterà gli ostici campioni di Svizzera
Campioni della Super League svizzera, lo scorso anno per la quarta volta di fila, lo Young Boys non è mai stata una squadra semplice, per nessuno: chiedere al Manchester United di CR7, che ha perso 2-1 alla prima giornata per un gol al 95′.
Oggi gli svizzeri sfideranno l’Atalanta in Champions League, fischio d’inizio al Gewiss Stadium è alle 18:45.
YOUNG BOYS: CHE SQUADRA È?
Parliamo della sesta rosa più giovane dell’intero torneo, con i suoi 25,1 anni di età media tra i 30 calciatori. In campionato viene da tre vittorie consecutive, ma al momento è al secondo posto dietro al Basilea – 4 punti più avanti dopo 7 giornate.
L’allenatore americano David Wagner schiera i suoi con il 4-4-2, per coprire bene l’intero campo. In occasione della gara vinta col Manchester United, invece, il modulo di partenza è stato un 4-5-1, pronto a trasformarsi in 4-2-3-1 a seconda dei momenti.
LA SQUADRA
Tra i pali, fisso il 26enne Van Ballmoos. In difesa spicca il nome di Lustenberg, esperto centrale ex Hertha Berlino che è tornato di recente in Svizzera, ma da tempo non gioca per colpa di una lesione al tendine d’achille.
Centrocampo di sostanza e più fresco al centro, con due mediani di buona stazza come Aebischer e il lussemburghese Martins Pereira, entrambi di 24 anni, e più esperto sulle fasce con i 27enni Fassnacht a destra e Moumi Ngamaleu a sinistra – con il noto Sulejmani, ex Ajax e Benfica, sempre pronto a subentrare. In avanti, duetto composto dal congolese Meschack Elia e dal franco-americano Jordan Siebatcheu, autore del gol-vittoria all’ultimo secondo contro lo United.
Mancherà ancora all’appello Jean-Pierre Nsame, vero bomber della squadra. Allo Young Boys dal 2017, Nsame ha segnato 79 gol in 124 incontri ufficiali col suo club d’appartenenza. In tutta la carriera, a 28 anni, conta 130 reti.
L’ALLENATORE
David Wagner è stato l’allenatore scelto per cercare di avviare un nuovo ciclo vincente dopo il triennio già assai proficuo di Gerardo Seoane, allenatore di Lucerna che quest’estate ha sposato il progetto del Bayer Leverkusen.
L’ultima esperienza, sfortunata, allo Schalke 04. Il 49enne nato a Francoforte ha allenato prima l’Huddersfield per quattro stagioni, portandolo in Premier League nel 2017. Prima ancora, ha allenato le rose giovanili di Hoffenheim e Borussia Dortmund, dal 2008 al 2015.
Con lo Young Boys ha proposto finora un 4-4-2 molto solido. La squadra però non ha giocato con un “catenaccio e contropiede” all’italiana: Wagner chiede di coprire bene tutto il terreno di gioco e di risalire tutti insieme, una volta conquistato il possesso. Obiettivo, invadere all’area di rigore avversaria con tanti giocatori.
I PRECEDENTI CON LE ITALIANE
Gli unici precedenti in Champions League contro squadre italiane risalgono alla stagione 2018-2019 quando lo Young Boys, alla prima storica partecipazione nella competizione, venne inserito nel girone con la Juventus.
Il bilancio delle sfide con i bianconeri è in perfetta parità: sconfitta per 3-0 all’Allianz Stadium, successo per 2-1 in casa.
UNA FORMAZIONE TIPO
(4-4-2): Van Ballmoos; Hefti, Camara, Lauper, Garcia; Fassnacht, Martins Pereira, Aebischer, M. Ngamaleu; Elia, Siebatcheu. All. Wagner.