Napoli, Spalletti: “Ci giochiamo la felicità di un popolo intero”
Le parole dell’allenatore del Napoli dopo la vittoria con l’Atalanta
La posta in palio è alta, lo scudetto equivale anche alla felicità di un popolo intero. Gioca per questo il Napoli, uscito vittorioso anche dalla trasferta di Bergamo con l’Atalanta. Una vittoria che alimenta le ambizioni scudetto della squadra di Spalletti, che attende il risultato del Milan, in campo lunedì sera con il Bologna.
“Non possiamo più sbagliare atteggiamento”
L’allenatore del Napoli, ai microfoni di Dazn, ha commentato la vittoria con l’Atalanta: “Ormai siamo a questo punto così: non possiamo più sbagliare atteggiamento. Per ritrovarci a questo punto della classifica non ci si può più tirare dietro. Tutto deve essere orientato verso la vittoria della partita”.
Sui singoli: “Oggi i due terzini molto bene, dopo il calcio di rigore abbiamo preso un po’ di respiro e abbiamo iniziato a far girare meglio la palla. Poi c’è stato il ritorno dell’Atalanta e ci hanno fatto gol. Lì è venuto fuori il carattere del Napoli, siamo usciti fuori e siamo stati premiati”.
“Lobotka? Lui è molto bravo – ha detto Spalletti – quando pensano di levargli la palla lui inverte la direzione di corsa e diventa difficilissimo prendergliela. Un giocatore lì davanti così. Quando è tutto chiuso, avere la possibilità di fare affidamento su un giocatore che salta una postazione ti dà possibilità importanti”.
Squadra di alto livello
Il Napoli è in continua crescita, dice Spalletti, ma il salto di qualità definito può arrivare solo in fondo: “La squadra sta facendo passi in avanti sotto l’aspetto del carattere e delle mentalità. Oggi ha dimostrato di essere una squadra di alto livello, contro una squadra difficile. Lo step definitivo sarà in fondo, c’è ancora molta strada da fare. Non dobbiamo mai abbassare la guardia. Ci siamo stabilizzati per quanto riguarda alcune scelte, ma alcune sconfitte in casa bruciano ancora molto”.
Conclude Spalletti: “Cosa ha il Napoli in più? È una squadra compatta, presente, si vogliono aiutare. Si giocano la felicità di un popolo intero. E meriterebbero di vivere questa possibilità”.