Maldini: “Traguardo meritato. Sul rinnovo di Donnarumma…”
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Prima della gara era sicuro, credeva che la sua squadra potesse raggiungere il traguardo Champions League. A fine gara e dopo il 2-0 di Bergamo contro l’Atalanta, Paolo Maldini mostra tutta la sua soddisfazione perché la qualificazione è realtà: “Nessuno può smentire il fatto che sia un traguardo meritato, lo abbiamo raggiunto credendoci.
Lo abbiamo fatto cercando di far capire che questo Milan è diverso da quello di Berlusconi. C’erano delle esigenze, come ringiovanire la rosa e siamo stati tutti bravi – ha spiegato ai microfoni di SkySport -. Alla fine avevamo capito che, ad un certo punto, tra di noi si è creato qualcosa di unico”.
Maldini: “Il mio ruolo è cambiato tanto”
“I momenti difficili ci sono stati ma non rimpiangiamo nulla. Siamo stati premiati anche per le scelte fatte, non solo a livello di giocatori ma anche a livello comunicativo. Il nostro atteggiamento ci ha salvaguardato anche in tempi difficili.
Il mio ruolo è cambiato rispetto a quando giocavo. Sono partito da dirigente vicino a Leonardo, che è un grande. I giocatori si sono integrati come meglio potevano, giorno dopo giorno, io ho cercato di dialogare con loro, in un anno in cui i tifosi non sono stati a San Siro. È stato un lavoro duro da svolgere ma io sono felice di essere qui a fare quello che faccio”.
Maldini: “Pioli mai in discussione. Sul rinnovo di Gigio…”
“Pioli non è mai stato messo in discussione. Abbiamo subito un 5-0 proprio qui a Bergamo, quando abbiamo dovuto parlare di cosa non andava ci siamo sempre detti la verità.
Gigio? Con Donnarumma abbiamo parlato poco, non ho mai detto bugie sui discorsi per il suo rinnovo e continuo ad essere sincero: non posso parlare attualmente della situazione legata al suo rinnovo, non sarebbe neanche giusto vista la circostanza. Stasera ci godiamo la ritrovata Champions.
Ci abbiamo sempre creduto nella Champions, anche quando le cose non andavano proprio bene. Si vedeva che questi giocatori con Pioli avevano delle grandi potenzialità per fare anche molto di più di quanto fatto veramente. Però, chi ha giocato a calcio lo sa, si desidererebbe tutto e subito ma non è possibile averlo. Abbiamo una rosa giovanissima, ragazzi di 19, 20 e 21 anni non sono maturi come uno di 25. Fine, nulla di più semplice”.