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Atalanta, la domenica indimenticabile di Bastoni e Melegoni

In molti, leggendo la formazione dell’Atalanta, avranno pensato ad un errore. Non chi conosce Gian Piero Gasperini: vedere Alessandro Bastoni e Filippo Melegoni, entrambi classe 1999, in campo dal primo minuto può sembrare folle, ma l’allenatore ex Genoa non è nuovo a questo tipo di scelte. Vi ricordate la partita giocata tra i nerazzurri e il Napoli? Per la prima volta esordirono titolari Mattia Caldara, Roberto Gagliardini e Andrea Petagna: oggi due di loro sono punti fermi dell’Atalanta e uno è passato all’Inter, ma fino a quel momento quasi nessuno li prendeva davvero in considerazione.

Un’infanzia passata con il pallone fra i piedi, prima della chiamata nerazzurra. Filippo Melegoni arriva per la prima volta a Zingonia a soli 8 anni: un provino in cui dare tutto, per coronare il sogno di poter giocare con la maglia della propria squadra del cuore. Le cose vanno bene, Melegoni cresce come centrocampista centrale con il nerazzurro sul petto e arriva a vincere lo Scudetto della categoria Allievi segnando all’ultimo minuto in finale. Poi quest’anno il salto in Primavera, con qualche allenamento agli ordini di Gasperini in caso di necessità. A gennaio la svolta, perché viene promosso definitivamente in prima squadra. In panchina contro Chievo e Lazio, nessuno si sarebbe aspettato che sarebbe arrivato così presto l’esordio in Serie A. Il classe 1999 entra in campo visibilmente emozionato, crescendo con il passare dei minuti e strappando gli applausi del pubblico, orgoglioso di veder giocare l’ennesimo bergamasco cresciuto nel settore giovanile. All’intervallo lascia il posto a Grassi, ma la prestazione è comunque positiva.

Alessandro Bastoni è invece figlio d’arte: suo papà, Nicola, ha giocato in Serie B con la maglia della Cremonese. Difensore centrale, resosi protagonista questa sera di ottimi interventi, soprattutto su Quagliarella. Anche lui arriva all’Atalanta giovanissimo, a 7 anni. Difensore centrale col vizio del gol: “Di solito ne faccio sette o otto a stagione, l’anno scorso anche in semifinale e finale scudetto“, racconta a fine partita. Anche lui è ormai stabilmente in prima squadra, agli ordini di Gasperini: “Io e Melegoni abbiamo saputo che avremmo giocato solo stamattina. E’ stata una settimana come le altre, poi invece…“.

Se l’Atalanta cercava i sostituti di Gagliardini e Caldara (che nel 2018 andrà alla Juventus) forse li ha già trovati. Nessuno si sarebbe aspettato un esordio così, in una partita delicata per restare attaccati alla zona Europa. E invece Gasperini, con i suoi ragazzi, riesce per l’ennesima volta a spiazzare tutti. Facendo brillare d’orgoglio una società che ha preso una strada, per il futuro, che sembra proprio quella giusta.

Foto: Atalanta.it